Zamboni a Lecco “Con voce di popolo”

Lo spettacolo Il chitarrista, compositore e cantante dei CCCP all’OtoLab sabato 24 settembre

A due anni di distanza da “La macchia mongolica”, Massimo Zamboni torna a Lecco come ospite di Immagimondo con lo spettacolo “Con voce di popolo. Dialoghi e canzoni dalla piccola patria alla patria attuale”. L’esibizione è tratta dagli ultimi lavori dell’artista, il libro “La trionferà” e il disco “La mia patria attuale”. Appuntamento sabato 24 settembre allo Spazio OtoLab, in via Padre Mazzucconi. Biglietto d’ingresso a 15 euro.

Zamboni è un talento multiforme. Cantante, chitarrista dei CCCP, compositore di colonne sonore, scrittore ma soprattutto cittadino del mondo, ruotando sempre attorno a un “centro di gravità permanente”: la sua Emilia.

Chi è oggi Massimo Zamboni?

Tutte queste cose insieme, più la mia parte contadina, senza mai trovare una strada univoca. Decidersi è difficile. Alla fine mi diverte questa vita piena, questo passaggio continuo. Come si diceva una volta, sono la somma di tutti questi addendi.

Il suo spettacolo si intitola “Con voce di popolo”. Il popolo ha ancora una voce, oggi?

La voce a cui mi riferisco io è quella della fine dell’Ottocento, coi socialisti e poi i comunisti, fino alla fine del Novecento. Ai tempi ragionare era più facile, oggi troppo spesso quella voce coincide e si confonde con quella del padrone, tanto che molte volte chi deve far sentire la sua voce accetta il punto di vista del potere. Il popolo emiliano ha sempre fatto sentire la sua voce e non è rimasto prigioniero del vecchio comunismo, è stato capace di andare avanti, criticando i vecchi modelli.

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