Dilettanti Calcio / Como città
Sabato 18 Aprile 2020
Calcio comasco a confronto
Ma aspetta le decisioni di Roma
Il calcio dilettantistico comasco si è ritrovato virtualmente con i vertici del calcio e della politica regionali nel dibattito pubblico
Richieste di contributi, collaborazione e chiarezza da una parte, promesse e molte risposte ancora prive di certezza dall’altra. Il calcio dilettantistico comasco si è ritrovato virtualmente con i vertici del calcio e della politica regionali nel dibattito pubblico, promosso dal consigliere del Crl Mario Tavecchio e organizzato on line dal portale Larisport.it, per fare il punto della situazione sui campionati e sulle previsioni per il futuro.
Una piazza virtuale con cento addetti ai lavori collegati sulla piattaforma Zoom Meeting – c’erano anche Matteo Garganigo (Aia Como), Donato Finelli e Adriano Varotto (Lnd Como) - e oltre il doppio a seguire la conferenza sulla pagina Facebook di Lariosport, dove è possibile riguardarla.
Lungo a articolato l’intervento dell’assessore regionale allo Sport, Martina Cambiaghi: «Ci vorrà del tempo per la ripartenza: le attività sportive saranno tra le ultime a riprendere».
Quadro poco incoraggiante, ma l’assessore ha assicurato che la Regione è al lavoro: «Vogliamo che le società possano ripartire, dopo la perdita di entrate. Molti presidenti devono anche fronteggiare le richieste di rimborso delle quote di iscrizione dei figli. Inoltre ci sono le spese vive, solo posticipate e non annullate».
Però la Lombardia chiama, ma Roma non risponde. E’ questo il succo dalla riunione online tra le autorità del calcio dilettanti e giovanile di casa nostra (regionale e provinciale) e i rappresentanti delle società affiliate. Ci si aspettava almeno un’anticipazione sull’ufficialità della fine della stagione, invocata da tutti ma tutt’ora sospesa, e come potrà poi ripartire la prossima, ma ancora non è tempo. Non per colpa dei nostri dirigenti, del Crl e della Delegazione di Como, che purtroppo hanno le mani legate e che hanno cercato di farlo capire a chiare lettere: il pallino di questa situazione – anomala e non normata - è in mano ai vertici di Figc e Lega Nazionale Dilettanti. Tocca a loro prendere una decisione che ancora tarda clamorosamente ad arrivare.
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