Cronaca / Lago e valli
Giovedì 25 Marzo 2021
Addio alla maestra Federica
Musso e San Siro in lacrime
Aveva 47 anni. Lucia, la maggiore dei tre figli: «Mamma esemplare. Siamo orgogliosi di te»
Era insegnante della scuola primaria di San Siro e a Musso, dove viveva, dava il suo contributo per più cause. Federica Barbieri, 47 anni, si è dovuta arrendere a una brutta malattia che dall’estate scorsa la torturava e non le ha lasciato scampo. Il suo destino segnato irrimediabilmente nelle ultime settimane crea ancora più sconforto e smarrimento. Con una dignità che è pari all’immenso dolore, i tre figli e il marito l’hanno accompagnata nel suo calvario: «I colleghi la stimavano e i bambini l’adoravano – dice la figlia maggiore, Lucia – Sono davvero tante le loro attestazioni di affetto e per noi è motivo d’orgoglio. Anche per quanto faceva in paese e per il prossimo, nostra madre è sempre stata un esempio per noi figli». Federica faceva parte del consiglio di amministrazione dell’asilo di Musso, si dava dare in oratorio ed era anche uno dei soci più attivi del Cai Dongo, all’interno del quale svolgeva il nel ruolo di accompagnatore di bambini e ragazzi. «Una persona dolcissima, sempre disponibile ad impegnarsi per la comunità – dice di lei Milena Poncia, ex insegnante e amica – Di poche parole ma tanti fatti. Ha sempre saputo seminare in positivo in qualunque ambito». Esprimono tutto il loro affetto per Federica le insegnanti della scuola di San Siro: «Sei stata un punto di riferimento per tutte noi, per la tua grande professionalità e intelligenza, e hai sempre accompagnato gli alunni con passione, dedizione e sensibilità nel loro percorso di crescita». «Anche durante la malattia, seppure a distanza, sei sempre stata loro vicina, dimostrando una volta di più il tuo attaccamento al mondo della scuola. Al di là dei rapporti professionali, c’è un legame di amicizia profonda che ora viene meno e non sarà facile da assorbire». I funerali di Federica Barbieri svolgeranno giovedì 25 marzo alle 16.30 al campo sportivo dell’oratorio, per consentire al maggior numero di persone di poter presenziare.
(Gianpiero Riva)
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