Agata, i robot senza segreti
«Ma non chiamatemi nerd»

Originaria di Castiglione, 17 anni, studia negli Stati Uniti E ha vinto il premio più prestigioso nel concorso dedicato ai prototipi

Si chiama Agata De Maria ed è di Castiglione di Centro Valle Intelvi la nuova campionessa nazionale del “Best roboctis” che si disputa ogni anno in Texas. Ha 17 anni, primogenita di 4 figli di una famiglia molto conosciuta in Valle: la mamma è impiegata comunale in Centro Valle, mentre il papà ha un’attività di panificazione in Tremezzina.

Una mente brillante e un sogno, sempre più vicino alla realizzazione: quello di diventare ingegnere robotico. Lasciata la sua Valle si è trasferita in America dove frequenta con l’organizzazione YouAbroad la quarta superiore a Haslet nello stato americano del Texas dove ha appena vinto il campionato nazionale Best robotics (Boosting Engineering, Science, and Technology). Un titolo nazionale molto importante negli States dove questo prestigioso concorso, nato 30 anni fa per ispirare i giovani a perseguire carriere in ingegneria, scienza, tecnologia e matematica attraverso la progettazione robotica, premia ogni anno gli studenti più promettenti del Paese.

«Robotics Club è un club composto da quasi 50 studenti, alcuni anche delle scuole medie. L’obiettivo principale è quello di lavorare ad un progetto per la famosa Best Robotics Competition: costruire e programmare un robot in grado di fare attività autonomamente utilizzando principalmente materiali di riciclo. Quest’anno la mia squadra ha vinto il primo posto nazionale di “Autonomous Programming Challenge”, trionfando in vari altri campi e arrivando prima per “Best Award for overall top score”. È stata un’enorme soddisfazione. Quest’attività mi spinge a dare il massimo e mi appassiona al punto tale che spero possa trasformarsi in una professione».

Con la testa nei robot, ma i piedi per terra. «Vorrei sfatare il falso mito che Robotics sia solo un club per nerd: questo è un luogo speciale fatto di persone uniche, intelligenti e simpaticissime. Qui ho trovato degli amici fantastici e ho imparato il vero significato della parola “squadra”».

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