Cronaca / Lago e valli
Lunedì 03 Agosto 2020
Asfalti, Griante presenta il conto all’Anas
Dossier di 13 pagine contesta i lavori
Il vicesindaco Ortelli: «Ora interventi rapidi per risolvere i problemi. Con il coinvolgimento del Comune»
Dopo le due settimane di fine luglio di polemiche infinite legati ai lavori di riasfaltura lungo la Regina, il Comune passa al contrattacco e lo fa attraverso 13 pagine di dettagliate contestazioni inviate ieri mattina, prima domenica d’agosto, via Pec all’Anas. Ne dà notizia il vicesindaco Pietro Ortelli. Nel documento, a firma dell’architetto Marcello Dell’Orto, responsabile dell’area tecnica, si legge che “la prima grossa carenza progettuale è di non voler mai coinvolgere gli enti locali in una organica progettazione dell’intervento”. Ciò significa trovarsi davanti al fatto compiuto, come avvenuto sia nella notte tra il 14 ed il 15 luglio, con i lavori di fresatura e la conseguente nuvola di polvere che ha invaso la quasi totalità delle attività che si affacciano sulla statale sia mercoledì sera, con il completamento delle asfaltature davanti ad un ristorante pizzeria con 60 clienti a cena. Il duro “j’accuse” rivela anche un retroscena che non fa che aumentare l’indignazione per quanto avvenuto, con il Comune che ha nuovamente invitato gli esercenti a raccogliere in modo dettagliato danni e disagi subiti, così da poterli poi inoltrare ad Anas, la quale ha già fatto sapere - in una nota inviata il 20 luglio al nostro giornale - che “eventuali danni causati a terzi durante le lavorazioni di bitumatura saranno addebitati all’impresa in forza del contratto in essere”. Nel documento del Comune si legge che “il risultato di tale mala organizzazione si è visto subito. Poche settimane prima della fresatura da parte di Anas era appena stato fatto un intervento di ripristino da parte di Enel, che è stato completamente rimosso”. Questo per dire quanto sarebbe servito un coordinamento con il territorio sui lavori da effettuare in un punto strategico e di grande passaggio come la statale Regina. Ai danni causati alle attività, si sommano anche “una serie di problemi su bocche di lupo e tombinature che di fatto renderanno molto complesso se non impossibile in caso di temporali un corretto e rapido deflusso delle acque piovane”. Il vecchio e nuovo asfalto - attraverso fresatura e riasfaltatura - ha invaso tutto, incluse le caditoie orizzontali “rendendo impossibile la loro corretta apertura per eseguire la manutenzione ordinaria”. C’è poi un problema legato alla sicurezza, tenendo conto del fatto che “in alcuni casi la profondità dei tombini rispetto al piano stradale arriva a quasi 15 centimetri, rendendo di fatto pericoloso il transito sulla strada, soprattutto da parte di ciclisti e motociclisti”. “Ad Anas abbiamo chiesto di intervenire in modo celere per risolvere tutte le problematiche emerse, coinvolgendo questa volta il Comune sia per le tipologie dei lavori sia per le tempistiche degli interventi - sottolinea Pietro Ortelli -. Chiediamo risposte e tempi certi anche per gli esercenti danneggiati dalle opere di riasfaltatura”.
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