«Bellagio, basta odio sui social»
I parroci e il caso del vandalo

Lettera aperta ai cittadini:«Episodio da condannare però dobbiamo interrogarci sull’educazione dei ragazzi»

Il processo mediatico, attraverso i social network, che ha preso avvio nei confronti del vandalo di 19 anni che ha colpito le scuole e il vicino ristorante la notte tra lunedì e martedì ha indotto i sacerdoti del paese a intervenire con una lettera aperta ai cittadini. Nella quale invitano alla comprensione e alla preghiera.

La vicenda è nota. Nei giorni scorsi un ragazzo di Bellagio, in profondo stato di alterazione, ha provocato danneggiamenti per circa 30 mila euro nelle scuole, ha poi rubato bottiglie e contanti nel vicino ristorante per una cifra complessiva, compresi i danni, di altre 15mila euro. Infine ha sfondato i vetri di alcune auto nel vicino parcheggio. È stato fermato e accusato di furto, danneggiamenti e interruzione di pubblico servizio.

«A seguito di quanto accaduto nella nostra comunità, noi sacerdoti di Bellagio, sentiamo di dover condividere quanto portiamo nel cuore – scrivono nella missiva i religiosi - Sicuramente il fatto è estremamente grave e bisogna essere fermi nel condannare ciò che è accaduto, ma non lasciamo invadere i nostri cuori dalla vendetta, dall’odio e dal desiderio di una giustizia “fai da te”. Cerchiamo di cogliere, da questo fatto terribile, un insegnamento: cosa possiamo fare per i nostri bambini, ragazzi e giovani? Non lasciamo che l’odio prenda il sopravvento perché vorrebbe dire infliggere un ulteriore colpo ad una comunità già ferita».

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