Delusione a Carugo, Cassina e Sorico
Quelli che aspettano il commissario

Nei tre Comuni con un solo candidato non è stato raggiunto il quorum. Bocciati Colombo e Tamola, sindaci uscenti. Bonino a 135 votanti dall’elezione

Troppo pochi alle urne, delusione a Carugo, Cassina Rizzardi e Sorico dove ormai si aspetta l’arrivo del commissario prefettizio per la gestione dell’attività del Comune. In questi tre Comuni si è presentato un solo candidato sindaco; necessario quindi il raggiungimento del quorum ovvero del 50% + 1 degli aventi diritto al voto. E invece gli elettori, al posto di seguire gli appelli, hanno preferito fare altro provocando così la non validità delle elezioni. Ma vediamo la situazione Comune per Comune.

CARUGO - È il Comune più popoloso (5.099 elettori) che non è riuscito ad eleggere il sindaco, peraltro uscente. Già, Daniele Colombo cercava una conferma in ragione del lavoro svolto e del programma proposto. Ma negli ultimi giorni si è avvertita un’aria differente con la comparsa di ben tre volantini differenti che, in sostanza, hanno invitato i cittadini a non recarsi alle urne. Il risultato è che la civica Partecipa per Carugo e il suo leader hanno ottenuto 2.062 voti su 2.158 votanti. Il 42,32% è lontanissimo dal quorum.

Ma il vento della contestazione si è visto anche nelle urne con le 96 schede non valide, 50 delle quali bianche. Cinque anni fa erano stati quasi sei su dieci (59,65%) che hanno partecipato all’elezione del sindaco.

SORICO - Dopo le telecamere delle televisioni nazionali e i taccuini dei cronisti alla ricerca delle ragioni della mancanza di candidati in un Comune dove chi si occupa della cosa pubblica finisce nel mirino di ignoti con una serie di attentati, ecco il voto che non ti aspetti. Ivan Tamola, sindaco uscente che si è visto bruciare l’auto, non solo non è riuscito a convincere la maggioranza degli elettori a votare (alle urne si sono recati in 352, ovvero il 28,94%), ma ha incassato appena 319 voti dei 1.216 a disposizione.

Eppure Tamola si era ancora una volta esposto, mettendoci la faccia dopo che per un lungo periodo si è parlato di mancanza di candidature legate al clima avvelenato in paese. Cinque anni fa a Sorico aveva votato il 70,22% degli aventi diritto. Che fine hanno fatto tutti?

CASSINA RIZZARDI - Per Piergiorgio Bonino, candidato sindaco che avrebbe voluto succedere a Paolo De Cecchi che non si è ripresentato, è stata una grande delusione. Per essere eletto sarebbero bastati 135 elettori in più alle urne. Alla sua civica Cassina Domani sono andati 1.168 voti. «Siamo sconfortati, i cittadini non hanno capito quanto era importante evitare il commissariamento del Comune per riuscire ad attuare davvero delle politiche che possano migliorare la qualità della vita in paese.

Ci ha penalizzato la presentazione di una sola lista, senza concorrenza, forse anche il periodo ormai estivo e la mancanza di altre elezioni di peso a livello regionale e nazionale hanno giocato a nostro sfavore» è il commento che ci ha rilasciato Bonino dopo avere appreso il risultato. Dei 2.708 elettori si sono recati alle urne in 1.219 (45,01%).

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