Case popolari, il bando è solo online
Reddito e residenza, polemica sui requisiti

È stato pubblicato un bando per l’assegnazione di 69 abitazioni in affitto, a fronte di una lista d’attesa composta da più di 600 famiglie

Como

Il bando, al quale si può accedere soltanto online - e senza che dal Comune sia arrivato finora alcun supporto - è apparso ieri sul sito Aler: si tratta di un bando per l’edilizia residenziale di Como, per il quale, dal 22 novembre al 23 dicembre, è possibile presentare domanda per un massimo di cinque alloggi.

Possono partecipare i residenti in città e negli altri 22 piccoli Comuni dell’hinterland. Un simile bando è atteso dal lontano 2016, quando in lista d’attesa erano rimaste insoddisfatte 600 richieste. Palazzi Cernezzi nei mesi scorsi e fino a mercoledì aveva promesso una vera campagna di informazione, con brochure e personale dedicato. E invece niente.

La domanda va presentata esclusivamente su www.serviziabitativi.servizirl.it.

Per farlo occorre accedere al sito registrandosi con le credenziali spid o le credenziali della carta regionale dei servizi ed il relativo pin.

È molto complicato. Serve anche una dichiarazione dell’Isee valida, un’attestazione di indigenza rilasciata dai servizi sociali, una marca da bollo da 16 euro o carta di credito per il saldo telematico, oltre ai dati anagrafici e codice fiscale di tutti i richiedenti. In base al numero dei componenti del nucleo familiare sono previsti un minimo e un massimo di metri quadrati. La pratica è di competenza regionale, per contatti [email protected] oppure 800.131.151.

Sempre sull’avviso si legge che l’Aler, in via Italia Libera, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.15 e dalle 14.30 alle 16 al martedì e al venerdì riceve su appuntamento tramite il numero 031. 319208. Il Comune in via Vittorio Emanuele al piano terra dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e da lunedì a giovedì anche dalle 14.30 alle 17.30 prenotando al numero 031.252080.

«A Como è mancata del tutto l’informazione – conferma Mara Merlo per il Sunia, il sindacato degli inquilini della Cgil – altro che brochure. La procedura è solo online e i sindacati non possono aiutare i cittadini, i codici sono personali e non abbiamo accesso. Un fatto grave è che la Regione per le graduatorie ha dato maggiore importanza agli anni di residenza sul territorio rispetto al reale bisogno. Agli indigenti sotto i 3mila euro di Isee verrà dato solo il 20% degli alloggi. Al primo bando da 69 alloggi dovrebbe seguire poi un secondo bando entro il 2020 arrivando a circa 120 appartamenti totali».

Un altro grande nodo riguarda gli appartamenti vuoti perché da anni in attesa di essere ristrutturati. L’Aler e i 23 Comuni dell’ambito (Albese con Cassano, Bellagio, Blevio, Brienno, Brunate, Carate Urio, Cernobbio, Faggeto Lario, Laglio, Lezzeno, Lipomo, Maslianico, Moltrasio, Montano Lucino, Montorfano, Nesso, Pognana Lario, San Fermo della Battaglia, Tavernerio, Torno, Veleso, Zelbio) possiedono 2211 alloggi, 1730 sono occupati, la differenza conta 481 case. La disponibilità immediata è stimata da Aler in 124 alloggi. La città di Como come maggior ente dispone di 790 alloggi, ma ben 260 sono inagibili e in attesa di una ristrutturazione. Significa il 33% del totale, è un dato che peggiora rispetto al passato.

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