Cronaca / Lago e valli
Sabato 03 Giugno 2017
Centri islamici, polemica a Porlezza
La campagna elettorale si infiamma
PorlezzaIl candidato Petrassi: «Molte sedi di associazione sono in realtà moschee»
Nella campagna elettorale di Porlezza non mancano i temi di confronto e di polemica.
Antonio Petrassi, candidato sindaco di “Porlezza viva”, solleva la questione dei luoghi di incontro di persone di fede islamica.
A Tavordo, da anni, l’ex bar Oceanic è luogo di ritrovo di extracomunitari che abitano nel territorio e, di recente, un locale più ampio situato ai margini della zona artigianale di Piano Porlezza sul territorio comunale di Carlazzo è stato regolarmente affittato per farne un altro centro di ritrovo.
Informazioni
Petrassi si richiama a una recente circolare inviata dall’assessore regionale al Territorio, Urbanistica e difesa del suolo Viviana Beccalossi a una sessantina di sindaci di paesi in cui sono presenti moschee o luoghi di incontro di persone di fede islamica.
«Questi paesi, tra cui Porlezza, vengono ritenuti a rischio – sottolinea il candidato di Porlezza viva – Non ho nulla contro il diritto di ritrovarsi a discutere o a pregare da parte di persone di qualunque fede, ma ritengo che il Comune di Porlezza avrebbe dovuto informare la popolazione della presenza di un punto di ritrovo di cittadini di origine islamica a Tavordo. Da circa un mese ben molte più persone si riuniscono a Piano Porlezza e mi auguro che il Comune di Carlazzo abbia avvisato i propri cittadini».
L’assessore Beccalossi ha motivato così la propria missiva: «Sono sempre più numerosi i casi di sedi di associazioni che, malcelate da centro culturale, altro non sono che moschee. Per evitare di trovarsi a convivere con casi che, urbanisticamente parlando, non rispondono ai requisiti previsto dalle leggi regionali, è doveroso che le amministrazioni locali applichino la normativa vigente. La stragrande maggioranza, purtroppo, continua ad ignorarla».
«I cittadini devono essere informati – ribadisce Petrassi – dopodiché, nel rispetto delle normative, ognuno può riunirsi per discutere o a pregare secondo la propria religione».
Tutto in regola
Franco Franchi (X Porlezza), sindaco dell’ultima legislatura finita anzitempo, non intravede comunque problemi: «Nel mio breve mandato non si è mai posta alcuna questione relativa al luogo d’incontro di famiglie di fede islamica a Tavordo; nessun cittadino si è mai lamentato, né abbiamo ravvisato irregolarità o complicazioni».
Non è stato possibile sentire il parere dell’altro candidato sindaco, Sergio Erculiani (Passione Comune).
Per quanto riguarda Carlazzo, il vicesindaco, Antonella Mazza, inquadra così la situazione: «L’edificio di Piano Porlezza è stato regolarmente affittato e parecchie famiglie di extracomunitari vi si riuniscono periodicamente».
«I nostri agenti di polizia municipale - ha concluso il vicesindaco Mazza - hanno effettuato dei controlli, rilevando che tutto si svolge in perfetto ordine».
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