Cronaca / Lago e valli
Venerdì 31 Agosto 2018
Como: vogliamo i turisti
Ma quando arrivano li maltrattiamo
La gita in battello, quasi una missione impossibile. Caos alla biglietteria in piazza Cavour e sportelli chiusi. Protesta dei visitatori americani: «Attesa lunghissima»
Hai voglia a parlare di promozione, di marketing territoriale, di operatori del settore da coinvolgere, di grandi eventi. Se poi il servizio offerto al turista non è di qualità, si crea un circolo vizioso, la voce corre - mai come oggi, complici i social - e i viaggiatori finiranno per privilegiare altre mete. Il paradosso (l’ennesimo) “made in Como” è lì da vedere, quasi tutti i giorni, in piazza Cavour, di fronte all’hotel Metropole Suisse. Decine e decine di turisti ammassati, costretti ad attese anche di un’ora sotto il sole, per acquistare un biglietto e potersi concedere la classica gita a bordo di un battello. L’attrazione più gettonata da sempre, a Como, eppure anche questo è diventato un problema. Proprio perché, paradosso nel paradosso, la città non è in grado di reggere il significativo incremento dei flussi turistici. Non è pronta, l’ha dimostrato anche in altre occasioni (basta ricordare il caos in occasione di eventi di grande richiamo, giornate festive e “ponti”), andando letteralmente in tilt sotto il profilo della viabilità e dei parcheggi.
Qui parliamo di poter acquistare un biglietto della Navigazione senza impazzire, impresa quasi impossibile a giudicare dalle scene viste anche in questi giorni (le foto che pubblichiamo sono emblematiche): una piccola folla sul marciapiede davanti al prefabbricato che ospita provvisoriamente la biglietteria, quando non addirittura sulla sede stradale. La Navigazione ha annunciato tempo fa un progetto per consentire l’acquisto di biglietti online, ma il servizio non è ancora stato attivato. E ha l’effetto di una pugnalata lo sfogo affidato da un gruppo di turisti stranieri a una operatrice del settore, proprio ieri, con tanto di fotografia allegata: «Ci sono soltanto tre sportelli alla biglietteria (traduciamo dall’inglese, ndr) e uno dei tre è chiuso! E così siamo costretti ad aspettare moltissimo. Impossibile acquistare online. Lo stesso problema anche a Bellagio».
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