Corsi di pesca professionale
Eleonora segue le orme del marito

Di Menaggio, 33 anni: «È un mestiere duro, ma regala soddisfazioni». Da dieci anni non si svolgeva più la formazione per una delle attività fondamentali del Lario

Questione di passione e sicuramente di cuore, visto che il marito - Luigi Tosi - è uno dei pescatori professionisti più conosciuti del Lario. E così Eleonora Corongiu, 33 anni, menaggina, ha deciso di cimentarsi nel corso per “pescatore di professione” (19 i partecipanti, tra cui 3 comaschi e 4 lecchesi) promosso dai territori di Como e Varese dopo dieci anni d’assenza, con l’ultima edizione che risaliva a due anni fa in quel di Brescia.

«La nostra vita è qui tra il lago e la pescheria. E così ho deciso di partecipare al corso - conferma Eleonora , con un sorriso rassicurante -. Da anni lo affianco in pescheria».

«Adesso però ho deciso di compiere questo ulteriore passo - aggiunge -, vista l’opportunità che si è presentata sull’asse Como-Varese. All’inizio per me quello della pesca era un mondo totalmente sconosciuto. Poi, con un marito pescatore, mi sono pian piano appassionata. È un mestiere duro che sa regalare belle soddisfazioni».

Quanto al corso - che ha valenza regionale ed è obbligatorio per conseguire la licenza di pesca - la parte pratica è quella che preoccupa meno, mentre sulle nozioni scientifiche «C’è da applicarsi di più, ma la cosa non mi spaventa affatto».

Le lezioni si tengono a distanza, quelle pratiche in presenza, quando (si spera il più presto possibile) l’emergenza sanitaria allenterà la propria presa. Ad oggi sono 71 i pescatori di professione presenti sui due rami del Lario (comasco e lecchese).

Mestiere duro quello del pescatore, con la pandemia che ne ha accentuato le difficoltà, legate soprattutto ai tanti ristoranti chiusi. A questo si aggiunge anche - ne abbiamo parlato a lungo su “La Provincia” - la crisi del lavarello, che nel 2019 (ultimo dato disponibile) ha toccato il minimo storico, con poco più di 37 tonnellate pescate tra coregoni e bondelle.

«L’ultimo corso l’ha ospitato Brescia. E questo ritorno a Como dopo dieci anni ha rappresentato per me davvero un’opportunità da prendere al volo - chiosa Eleonora -. Veniamo da un anno difficile, visto che i ristoranti hanno lavorato a singhiozzo nei mesi clou della stagione. Confidiamo nella stagione estiva».

Marco Palumbo

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