Divisi sulla Regina
a senso unico
«Eppure funziona»

ViabilitàSi torna a discutere della vecchia proposta di indirizzare i mezzi pesanti in salita verso Colico Caviglioli: «Lo faccio da tempo con i miei fornitori»

«I conti sono presto fatti: negli ultimi 7 anni ho tolto 15 tir la settimana dalla Regina, direzione Menaggio-Como. Nel senso che nei contratti con i fornitori ho messo su bianco che i mezzi pesanti, dopo aver percorso a pieno carico la statale 340, devono tornare vuoti dalla statale 36. Mi fa piacere che questa proposta abbia finalmente fatto breccia e si cominci a parlarne».

Gigi Cavigioli, titolare del supermercato “Conad” di Menaggio, non è certo imprenditore che ama stare sotto i riflettori. La sveglia, la mattina, suona alle 4 e mezza. Puntualissima.

Corsa contro il tempo

«C’è poco tempo per imbastire ragionamenti troppo complessi. Il supermercato impone decisioni rapide e soprattutto redditizie», sottolinea Cavigioli. Era stato lui a lanciare – in tempi davvero non sospetti - l’idea del senso unico per i mezzi pesanti, illustrandola anche a ben due prefetti che si sono succeduti a Palazzo di Governo.

Idea su cui ora il sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra – alla luce anche dei primi dati forniti dai sensori piazzati nelle tre strettoie del Centro lago (ogni giorno, da gennaio ad oggi, in media 210 tra Tir e bus turistici percorrono i cinque chilometri tra Colonno e Lenno al mattino, 250 quelli censiti in direzione opposta la sera) – ha chiesto una riflessione a prefetto, Comuni, enti, associazioni di categoria, sì insomma a tutte le parti in causa, senza dimenticare l’Anas.

«Mi piacerebbe parlarne anche con il nuovo prefetto Ignazio Coccia, ma mi sia concessa una precisazione. Il discorso vale per i Tir quanto per i pullman turistici – spiega ancora il titolare del supermercato “Conad” -. Aggiungo: si sale dalla Statale Regina e si scende dalla statale 36 senza deroghe e, per dirla con una frase conosciuta a tutti, con le stesse regole d’ingaggio. Tutti sulla stessa barca o meglio sulle stesse strade per bene dei residenti delle zone interessate (ma non solo) e per quello dei turisti. Mi è stato obiettato che il ritorno verso Malpensa per i bus turistici è più lungo. Aggiungo però, anche molto più scorrevole. Quanto valgono 40 minuti in coda a Spurano (Ossuccio, ndr) o a Sala Comacina? Per Orio al Serio e Linate, invece, alla fine si finisce per rosicchiare anche qualche minuto sul tempo di percorrenza».

I varchi

Il concetto di fondo è che i cinque chilometri di Regina tra Colonno e Lenno ormai sono oltre ogni tipo di sopportazione, anche perché – dettaglio di non poco conto – quasi tutte le auto oltre che più lunghe sono anche più larghe d’un tempo. E sin qui i semafori intelligenti hanno più volte dimostrato di andare in difficoltà quando vengono messi sotto pressione.

D’altronde i dati di traffico catturati dai varchi Ocr di Spurano di Ossuccio hanno evidenziato che anche in una giornata di relativa tranquillità – ad esempio un mercoledì di fine marzo (con gli alberghi, però, tutti aperti) - i veicoli in transito nell’arco delle ventiquattro ore hanno superato agevolmente quota 11 mila. «Ho letto questa mattina (ieri, ndr) che verrà istituito un Tavolo tecnico per valutare i tanti pro ed i pochissimi contro – mi permetto di rimarcare - del senso unico per i mezzi pesanti e per i bus turistici. Sono pronto a portare la mia esperienza, maturata in questi sette anni – conclude Gigi Cavigioli - E sul tavolo metto un’altra problematica: i troppi cantieri aperti sulla Regina nei mesi estivi. E qui concordo con il presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca. Così non si può continuare. Stop immediato a tutti i cantieri che spuntano qua e là d’estate sulla statale. Il tempo perso in coda non si recupera in alcun modo». E chi meglio d’un commerciante di lungo corso può dirlo, a ragion veduta.

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