Dongo, il giorno decisivo per la Ferriera
«Noi, senza stipendio da novembre»

Scade oggi il termine per le “manifestazioni d’interesse” della storica fabbrica

Sono rimasti in 170 i dipendenti della ferriera. I “superstiti” di quella che era l’azienda più importante del lago sono impegnati nei reparti dell’alluminio che fanno capo a Isotta Fraschini, l’azienda commissariata lo scorso anno e messa all’asta nelle scorse settimane.

All’inizio del nuovo anno si era già levata una vivace protesta all’interno dello stabilimento: gli operai lamentano arretrati di pagamento addirittura da novembre e ora, in vista del rientro di una parte di loro per far fronte a commesse della Bmw e della Borg Worner , è già scontato che si lavorerà ancora senza ricevere il salario, almeno in via provvisoria.

«Comprendiamo benissimo - dicono i sindacati - il malessere e le difficoltà lamentate dai lavoratori, che da diversi mesi non ricevono lo stipendio, ma è opportuno sottolineare che non si tratta di un disagio legato a un capriccio di chi è stato chiamato a gestire questa situazione transitoria e, in ultima analisi, a salvare quel che rimane della ferriera». Oggi, mercoledì 9 marzo, scade il termine per la presentazione delle “manifestazioni d’interesse” all’acquisto e vedremo quante società si saranno fatte avanti. È già stabilito che con i proventi della vendita verranno innanzitutto pagati gli stipendi. «L’obiettivo - continuano i sindacati - è arrivare a una positiva conclusione del bando d’asta, in modo da assicurare allo stabilimento un futuro ancora importante per l’economia altolariana».

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