Esplode la bombola di gas del barbecue, un ferito lieve: evitato il disastro

Gravedona ed Uniti Il boato ha fatto tremare i vetri fino a San Carlo.Gli arredi in giardino scaraventati a distanza

La deflagrazione si è udita a notevole distanza e le conseguenze potevano risultare ben più devastanti.

Lo scoppio di una bombola del gpl avvenuto nella mattinata di domenica 19 febbraio in un giardino di Piumona, frazione alta di Gravedona, ha provocato danni a una proprietà, ma non si è rivelato letale, fortunatamente, per le persone. La famiglia, vista la bella giornata, aveva pensato bene di mettere in azione il barbecue in giardino per la classica grigliata.

L’attrezzatura, forse non più impeccabile, ha però avuto un guasto: dai tubicini di collegamento con la bombola sono cominciate a uscire fiamme a causa di una perdita di gas; a quel punto i proprietari si sono istintivamente allontanati e poco dopo è avvenuta lo scoppio della bombola, con un botto pauroso.

Anche all’estremità più lontana della frazione di San Carlo sono tremati i vetri delle case. C’erano tutti gli estremi per aspettarsi un dramma, invece, come detto, gli effetti sono stati, tutto sommato, contenuti.

Il personale del Lariosoccorso di Dongo è salito a sirene spiegate verso Piumona e ha trasportato in ospedale solo una persona che è rimasta colpita di striscio da una fiammata, senza peraltro ustioni gravi; per gli altri non c’è stato nemmeno bisogno si accertamenti ospedalieri.

Nel giardino sono volati in aria tavoli e sedie, ma i muri delle abitazioni hanno subito solo lievi danni. È andata, insomma, davvero bene. L’episodio si è verificato alle 11 e ha suscitato molta apprensione non solo a Piumona, ma anche nelle frazioni circostanti.

Lo scoppio di domenica 19 febbraio non può non richiamare alla memoria quello, ben più tragico, consumatosi nel luglio 2019 a Brenzio, frazione di Consiglio di Rumo, quando il bilancio di un morto e un ferito grave.

In quell’occasione scoppiò un serbatoio del gas di un’abitazione privata che Mauro Pigazzini, cinquantatreenne lecchese dipendente della Butangas stava riempiendo: il suo corpo finì a centinaia di metri di distanza. Poco distante c’era anche Gino Mantova, all’epoca sessantasettenne, di Stazzona: anche lui venne scaraventato a terra subendo gravi traumi, ma dopo alcuni mesi di ospedale, per fortuna, si riprese. Col gas, insomma, non si scherza, e non bisogna mai lasciare nulla al caso. È bastato avviare un barbecue chiuso da mesi in un ripostiglio, ieri mattina a Piumona, per rischiare il disastro.

Eppure i proprietari hanno fatto quello che avrebbe fatto probabilmente ognuno di noi, desideroso di trascorrere una domenica tranquilla davanti a un buon piatto di salsicce e costine cotte alla griglia.

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