Ex Falck all’asta, la speranza di Dongo
«È il porto più grande del nostro lago»

Il sindaco Robba: «È arrivata l’ora di sviluppare l’area in senso turistico». Ma si spera anche che possa proseguire l’attività industriale nei capannoni rimasti

La ferriera va all’asta in tre lotti differenti: uno a destinazione ancora industriale, un secondo come comparto artigianale e un terzo, quello del porto, da sviluppare in un’ottica turistico-ricettiva.Una sorte che, alla luce del susseguirsi di fallimenti dell’ultima gestione, non poteva essere differente.

C’è chi sostiene che il complesso non avrebbe dovuto essere smembrato, ma occorre ricordare che all’interno dell’ex Falck si mantiene ancora a galla l’attività di Isotta Fraschini, che la società cinese Elecpro International investment holding intende rilevare a favore del gruppo austriaco Steyr Motors, da essa controllato, con il mantenimento di un livello occupazionale attorno alle cento unità.

Per il paese e il territorio, a questo punto, è l’area del porto a risultare più strategica. «È il più grande porto del Lario – sottolinea il sindaco di Dongo, Mauro Robba – . Credo siano più che maturi i tempi perché l’area si sviluppi in senso turistico, a beneficio non solo di Dongo, ma dell’intero territorio altolariano. Confidiamo anche nella prosecuzione dell’attività industriale, che risulterò ancora importante, anche se molto più contenuta rispetto al passato».

«La ferriera, del resto, a Dongo ha una tradizione ormai secolare; come accaduto in questi anni, il Comune e gli enti competenti saranno chiamati a vigilare sugli aspetti ambientali. Mi auguro – conclude il primo cittadino – che anche l’area ex Afl possa rilanciarsi come comparto artigianale, in linea con i propositi scaturiti negli anni scorsi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA