Grandola, due incidenti con i cervi
«Rispettate i limiti di velocità»

Le emergenze in località La Santa nell’arco di una giornata. Il monito del comandante Testa

Un incidente all’alba di giovedì 18 novembre, un altro nella notte fra martedì 16 e mercoledì 17.

In località La Santa, fra Grandola e Carlazzo, due automobilisti si sono scontrati con altrettanti cervi nel giro di poco più di ventiquattrore e, inevitabile, monta la polemica. «Possibile che nessuno faccia nulla per ovviare agli innumerevoli incidenti stradali causati da selvaggina? – scrive un utente della pagina facebook “Viabilità statale Regina 340” – Non passa ormai giorno senza che i cervi non distruggano un’auto. Possibile che non si faccia nulla?».

E a ruota si susseguono decine di commenti: chi invoca una maggior illuminazione dei tratti a rischio, chi apposite recinzioni, chi invece attribuisce la responsabilità all’eccessiva velocità.

I due incidenti sono stati provocati rispettivamente da una cerva adulta e dal suo piccolo: quest’ultimo, evidentemente, senza più un riferimento ha vagato lì intorno fino a rincorrere nella stessa malaugurata sorte della madre. Mentre a Sorico, nella riserva Pian di Spagna, è stato deciso un drastico piano di contenimento degli oltre 300 cervi presenti, anche per i problemi causati alle coltivazioni, in direzione del Porlezzese non sono in programma soluzioni simili.

«Prosegue il normale piano di abbattimento in tutta la Provincia – interviene il comandante della polizia provinciale, Marco Testa – ma nel tratto tra le centrale elettrica di Grandola e La Santa, soprattutto in questa stagione, avviene un passaggio di ungulati che non si può evitare. Al di là del fatto che la strada è di competenza dell’Anas, non è possibile installare recinzioni a destra e a sinistra ostruendo sentieri e accessi su proprietà private».

«È stata posizionata apposita segnaletica, con tanto di pannelli luminosi lampeggianti che avvisano del pericolo. La verità è che la stragrande maggioranza degli automobilisti non la considera affatto» aggiunge il comandante.

«Se fosse attivo un autovelox su quel tratto di statale – aggiunge Testa – sono certo che gli incidenti causati da selvaggina si ridurrebbero quasi allo zero assoluto. Al confine con Carlazzo il limite di velocità è di 50 orari, mentre verso la centrale elettrica è di 70: impariamo a rispettarli, anche e soprattutto di notte». In caso di incidente con animale selvatico, comunque, l’automobilista deve contattare l’ufficio provinciale che risponde allo 031-230.221.

(Gianpiero Riva)

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