Gravedona, virus dalle nozze all’ospedale
Contagiati tre infermieri, tamponi per tutti

Dopo Sondalo tocca al Moriggia Pelascini verificare gli effetti della festa a Palazzo Gallio

Trema anche l’ospedale Moriggia Pelascini dopo la chiusura dell’intero reparto di medicina del Morelli di Sondalo (dal 14 al 17 ottobre) a causa di un’epidemia di contagi da Covid fra operatori sanitari. Il matrimonio di un’infermiera dello stesso ospedale, con banchetto a Palazzo Gallio, sta lasciando il segno anche a Gravedona. Anche alcuni medici e infermieri del Moriggia Pelascini sono stati invitati perché ex colleghi o amici della sposa, e ora sono tutti a casa. Alcuni di loro – la direzione sanitaria riferisce di tre o quattro casi – sono già risultati positivi al tampone, altri sono in attesa dell’esito. La situazione, insomma, è a rischio: «Appena saputo dei contagi all’ospedale di Sondalo per il banchetto nuziale svoltosi a Gravedona, abbiamo provveduto ad isolare tutti i nostri operatori invitati al matrimonio lo scorso 3 ottobre – puntualizza il direttore sanitario Roberto Antinozzi – Da quel momento sono tutti a casa e sappiamo che per alcuni di loro è stata accertata la positività al tampone. Un esito non certo confortante, che ci obbliga a tenere alta l’attenzione». Nei reparti sono in atto controlli a tappeto: per salvaguardare innanzitutto i pazienti, già costretti a letto per svariate patologie e dunque più a rischio in caso di contagio, ma anche per scongiurare un’epidemia tra il personale, che avrebbe ricadute pesanti sulla gestione della struttura, come accaduto a Sondalo. «Ribadisco che abbiamo adottato fin da subito tutte le possibili misure precauzionali – sottolinea ancora il direttore sanitario – Allontanando gli operatori potenzialmente a rischio a tutela dei pazienti e, nel contempo, garantito un corretto funzionamento dei reparti. Confidiamo tutti che non emergano altri casi di positività tra medici e infermieri. In ospedale, al momento, abbiamo alcuni pazienti ricoverati per covid – aggiunge il dottor Antinozzi, ma nessuno è in gravi condizioni. Nulla a che vedere, insomma, con la situazione della scorsa primavera, che speriamo non si ripeta neanche lontanamente».

(Gianpiero Riva)

© RIPRODUZIONE RISERVATA