
Cronaca / Lago e valli
Lunedì 21 Dicembre 2020
Griante, persici nelle reti abusive
Due sequestri della polizia provinciale
L’allarme del comandante: «Irresponsabili, in questo periodo alcune specie si riproducono»
Griante
Nelle ultime quarantotto ore la sezione Ittica della polizia provinciale ha sequestrato ben 20 chili di pesce in due distinte operazioni tra Basso e Centro lago che - dopo una telefonata d’intesa tra il presidente di Villa Saporiti, Fiorenzo Bongiasca e il direttore della Caritas diocesana, Roberto Bernasconi - sono stati conferiti alle cucine del don Guanella per essere poi preparati e distribuiti ai bisognosi della città. Il primo sequestro, nel Basso Lario, ha interessato circa 200 metri di rete posati abusivamente in zona di tutela ittica, all’interno dei quali erano finiti pesci persici, ma anche pighi, lucioperca e qualche gardon. È stata aperta un’indagine contro ignoti, che oltre ai risvolti penali porterebbe in dote a chi ha posato questa rete anche una multa salata, superiore ai 5 mila euro. Nella seconda operazione, in zona Beau Rivage a Griante-Cadenabbia, sotto la lente degli agenti di Villa Saporiti sono finite 2 reti monofili ed 1 professionale in cui sono finiti circa 10 chili di lavarelli. E qui va fatta una puntualizzazione importante. «In questo momento da parte della vigilanza ittica la guardia è molto alta, in quanto siamo nel periodo clou della frega dei salmonidi e dei coregoni. Sono ormai note le traversie che hanno attraversato i lavarelli in questi anni. Trovarne 10 chili in tre pezzi di rete rappresenta in questo periodo dedito alla riproduzione un atto sconsiderato ed eticamente riprovevole. I controlli proseguiranno in modo serrato anche nelle prossime settimane. Fa piacere che i sequestri abbiano contribuito ad una nobile causa» sottolinea il comandante della polizia provinciale, Marco Testa. Ed è su questo punto che pone l’accento il presidente di Villa Saporiti, Fiorenzo Bongiasca. “Il filo diretto creato con gli enti dediti all’aiuto degli altri ci ha portato già in altre occasioni ad assegnare loro gratuitamente le carni - di ungulati in particolare - e i pesci sequestrati dalla polizia provinciale».
(Marco Palumbo)
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