Griante, tre condannati per furto
«Rubarono il parquet nella villa»

Le liste di rovere erano servite poi alla realizzazione di un pavimento di un’abitazione a Peglio

Dopo cinque lunghi anni e un’attesa estenuante si è chiusa il 27 ottobre in Tribunale a Como - con tre condanne per furto - una vicenda che all’epoca dei fatti - era il 28 settembre del 2012 - aveva destato parecchio scalpore sul lago (e non solo).

Condanne - per andare al nocciolo della questione - che vanno dai tre anni ai tre anni e sei mesi ai dieci mesi. I tre sono residenti o gravitano nella zona dell’Alto lago. All’interno della villa di proprietà di Flavio Tagliasacchi - general manager del Grand Hotel Cadenabbia, del Grand Hotel Menaggio e figura di spicco del turismo lariano - e della moglie Paola Pettine erano stati rubati, o “prelevati”, 260 metri quadrati di pregiatissimo parquet di rovere, ancora impacchettati.

Ma c’è un altro punto che fa prendere a questa vicenda un aspetto alquanto singolare e cioè che nella casa di uno dei tre - in quel di Peglio (Alto lago) - i carabinieri hanno individuato - senza troppa fatica - un parquet “di recente installazione, compatibile per forma, dimensioni, colore e fattura con quello asportato dall’abitazione di Griante”. Così al termine di un’attività investigativa importante, 139 metri quadrati di parquet venivano dapprima sequestrati, successivamente dissequestrati dal Tribunale del Riesame e infine - pur essendo di fatto ormai inutilizzabile - veniva stabilito che tale parquet era proprio prelevato a Griante.

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