Il lago di Como scende sotto zero
«È sempre peggio, danni enormi»

La protesta Il sindaco di Cremia scrive una lettera a parlamentari e consiglieri regionali

Sempre peggio. Già perché ieri il livello del lago ha definitivamente alzato “bandiera bianca”, finendo dopo giorni di incertezza e un paio di acquazzoni sotto lo zero idrometrico.

Alle 8 il primo segnale di resa, con il Lario a meno 0,1. Poi nel corso della giornata il livello è sceso ulteriormente. A metà pomeriggio, il Lario era a meno 1,7 sullo zero idrometrico.

Sul campo il nostro lago ha lasciato quasi 16 centimetri in una settimana. E forse l’ombrellone piantato ieri nel bel mezzo della riva sul lungolago Delmati a Lenno - a due passi dalla scalinata che degrada da giorni nel nulla sotto Villa De Hera - è l’immagine simbolo di questo periodo di magra. D’altronde non potrebbe essere altrimenti, considerato che sempre ieri - a metà pomeriggio - nel Lario entravano 64,4 metri cubi d’acqua al secondo e ne uscivano ben 171,6. A preoccupare è anche la percentuale di riempimento, scesa al 22,9%, peggior dato dei laghi lombardi.

Le previsioni non inducono affatto all’ottimismo. Martedì è scesa in campo Confagricoltura Lombardia, visibilmente preoccupata per ciò che potrebbe accadere (soprattutto) a valle del lago di Como. Confagricoltura che, attraverso il presidente Antonio Boselli, chiedendo a Regione Lombardia «una temporanea deroga del deflusso minimo vitale per il Lago di Como e un impegno per invitare i concessionari dei bacini idroelettrici alpini a mantenere le portate erogate verso valle».

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