Il testamento di Ciuci
«Ricordatemi al bar
con un bel brindisi»

Il ristoratore di Sala Comacina è morto a 78 anni e ha voluto lui stesso essere ricordato con un bicchiere in compagnia

Quando avevi a che fare con lui, ti dovevi aspettare la battuta spiazzante, magari a voce alta. Perché Carlo Baserga, 78 anni, “Ciuci” per parenti e amici, era fatto così. Magari poteva sembrare burbero, ma in realtà sapeva farsi voler bene (eccome).

Martedì pomeriggio, in ospedale raccontano i famigliari e “i suoi occhi non si sono più aperti”. Alla moglie Janett, sposata 56 anni fa e conosciuta nell’isola di Jersey (isola del Canale della Manica) ed ai figli Andrew, 50 anni e Liza, quarantenne ha lasciato detto di ricordarlo con una “bicchierata” aperta a tutti gli amici. Da ieri si assiste ad un via vai incessante presso la sala del Commiato dell’agenzia funebre Soldarini di Lenno.

Così dopo il saluto sul sagrato della chiesa parrocchiale di Sala Comacina, oggi alle 16, domani dopo la cremazione parenti, amici e conoscenti si ritroveranno dalle 17 presso il bar sport di Sala Comacina (di proprietà della sorella Lella). “Venerdì (domani, ndr) riproporremo anche il “riso della casa” con peperoni, piselli e pomodoro, la specialità del ristorante “da Alessio” - conferma Liza Baserga -. Il papà è stato molto chiaro. E noi rispetteremo le sue volontà”. Lo conoscevano in tanti sul lago il “Ciuci”, ma un po’ in ogni dove, per via del quel ristorante affacciato sull’isola Comacina costruito a partire dal ’74 con grandi sacrifici e portato avanti sino al 2004, anno della pensione. Lo aveva chiamato “Da Alessio”, il nome di suo padre.


Marco Palumbo

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