Il vescovo al Soccorso
per la via Crucis
Con sessanta figuranti

Monsignor Oscar Cantoni è tornato tra i suoi concittadini per la rievocazione della Passione

Cade qualche goccia di pioggia mente la Sacra Rappresentazione della Passione di Gesù prende le mosse dall’Orto degli Ulivi - un’ambientazione ad hoc sotto la IV Cappella - davanti al vescovo Oscar Cantoni ed a 500 fedeli. «Un momento di fede»”, dice il vescovo, nato a Lenno e cresciuto a Tremezzo - mentre i 60 figuranti si dispongono lungo le 14 stazioni che accompagneranno il folto pubblico al Santuario della Beata Vergine del Soccorso, dal 2003 patrimonio dell’Unesco.

Una serata di preghiera e devozione, resa speciale da questa rappresentazione riproposta per la quarta volta grazie alla tenacia di un gruppo di volontari, sotto la regia di Giuseppe “Pino” Lorefice.

Ci sono don Italo Mazzoni, don Giuseppe Tentori e don Sergio Tettamanti (il rettore di Santuario, ndr) ad accompagnare il vescovo Oscar. Le melodie del coro polifonico Pieve d’Isola risuonano dentro e fuori il Santuario del Soccorso, prima e dopo che il vescovo prenda la parola.

«Questa croce rappresenta molto per tutti noi. È la testimonianza viva che in giro per il mondo ci sono ancora cristiani che soffrono. Cristiani vittime di persecuzioni - ha affermato monsignor Cantoni -. Che questa croce illumini i cuori di tutti». Poi un cenno alle comunità che al Soccorso fanno riferimento e che, «con la rappresentazione di questa sera si sentono ancor più unite tra loro»

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