Lago e valli, 200 cinghiali di troppo
La polizia provinciale torna a sparare

Già abbattuti 150 capi nella zona Prealpi, 444 in Provincia. Sì della Regione alla deroga. Branco di 20 esemplari attacca allevatore e cane a Castiglione Intelvi

È ripartito nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 settembre il prelievo di controllo del cinghiale da parte degli agenti della polizia provinciale, dopo tre giorni di stop decretati da Regione Lombardia a seguito del raggiungimento del limite numerico previsto dai piani di controllo della specie, vale a dire 444 cinghiali abbattuti, 150 dei quali nel Comprensorio delle Prealpi Comasche (da Menaggio al Bisbino passando per Tremezzina e la Val d’Intelvi). Palazzo Lombardia è però corso ai ripari - vista anche l’emergenza in atto legata ad una presenza sempre più massiccia dei cinghiali, anche dentro i centri abitati - dando così la possibilità agli agenti guidati dal comandante Marco Testa di proseguire negli abbattimenti, con numeri - ad eccezione del Triangolo Lariano, dove di cinghiali ne potranno essere abbattuti solo una decina - che dovrebbero consentire di tamponare l’emergenza (un centinaio di capi da abbattere nelle Prealpi Comasche, altrettanti nel Comprensorio delle Alpi comasche, ovvero l’Alto lago).E gli abbattimenti sono subito ripartiti dal parco della Rsa “Villa Stefania” al confine tra Sala Comacina e Colonno, dove gli agenti hanno abbattuto tre cinghiali segnalati più volte nei due municipi, con incursioni notturne decisamente poco gradite anche sulla statale Regina. Segnalazioni giunte anche al nostro giornale. Un dato, quello dei 444 abbattimenti (importante l’ausilio delle trappole, che poi hanno consentito di abbattere il 50% dei capi complessivi), rimarcato anche dal presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca. Il comandante della polizia provinciale suggerisce un elemento di riflessione, legato alle modalità di raccolta dei rifiuti, soprattutto per quanto concerne l’umido. «Quantomeno i sacchi di rifiuti contenenti resti alimentari, raccolti con le modalità “porta a porta”, non andrebbero posti all’esterno delle abitazioni la sera precedente la raccolta bensì poco prima del passaggio del personale adibito alla raccolta - osserva Testa -E così al problema della presenza dei cinghiali a due passi dalle abitazioni se ne aggiunge anche un altro di natura igienica. È opportuno che il conferimento di determinati rifiuti e la raccolta avvengano con modalità più adeguate - a prova di cinghiale - o comunque a stretto giro». Intanto a Castiglione Intelvi nella notte tra il 17 e il 18 settembre, un branco di 20 cinghiali ha invaso la proprietà di allevatore arando il terreno a pascolo, e attaccando il proprietario impegnato a salvare il cane che ha cercato di difendere la proprietà: per fortuna solo un grande spavento.

(Marco Palumbo - Francesco Aita)

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