Cronaca / Lago e valli
Sabato 08 Febbraio 2020
Lanzo Intelvi: l’ultima “stoccata”
del mito Giancarlo Bergamini
È morto a 93 anni uno degli schermidori più medagliati degli anni Cinquanta Nella sua bacheca anche le vittorie alle Olimpiadi di Helsinki e Melbourne
Lutto nel mondo della scherma. Giancarlo Bergamini ha tirato l’ultima stoccata e se ne è andato, all’età di 93 anni. È stato uno degli schermidori più importanti d’Italia (e non solo). Un autentico mito di questo nobile sport, che ha segnato un’epoca negli anni Cinquanta nella specialità del fioretto maschile.
Giancarlo Bergamini è morto martedì nella sua abitazione di Lanzo dove il prossimo 2 agosto avrebbe compiuto 94 anni. Ad annunciare la sua scomparsa il figlio Mario che a Lanzo ha ricoperto in passato anche la carica di assessore in comune. I funerali sono stati celebrati giovedì nella chiesa parrocchiale di Lanzo dal parroco don Remo Giorgetta alla presenza di familiari e pochi intimi. Per sua espressa volontà la scomparsa è stata comunicata ad esequie avvenute.
Giancarlo Bergamini è stato il “re del fioretto”, premiato con il collare d’oro al merito sportivo. Lunghissimo il suo palmarès. Dopo la prima gara e l’esordio vittorioso nella competizione provinciale Balilla Escursionista dell’8 marzo 1938, la sua carriera sportiva è stata costellata da grandi successi. Un vero assaltatore in pedana, deciso e determinato. In bacheca figurano le vittorie alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952 con la medaglia d’argento fioretto a squadre. A Melbourne nel 1956 , altro appuntamento olimpico, un altro argento individuale e finalmente l’oro olimpico a squadre.
Bergamini fa parte di una squadra che ha lasciato il segno nel mondo della scherma. Suoi compagni di podio sono stati Luigi Carpaneda, Edoardo Mangiarotti, Manlio Di Rosa, Vittorio Lucarelli e il comasco Antonio Spallino, avvocato e sindaco del capoluogo.
L’articolo completo su La Provincia di sabato 8 febbraio
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