Cronaca / Lago e valli
Lunedì 08 Marzo 2021
L’ex partigiano di 92 anni dà l’esempio
«Non abbiate paura a vaccinarvi»
Ovidio Traversa: «Nessuna esitazione, bisogna farlo per il bene del Paese». La moglie Ivonne Mandelli, ex sindaco di Sala: «Poco traffico, in mezz’ora eravamo a Como»
Compirà 93 anni il prossimo 6 aprile Ovidio Traversa che ieri, a metà mattina, con un grinta d’altri tempi, si è vaccinato contro il Covid all’ex Sant’Anna di Como, accompagnato dalla moglie Ivonne Mandelli, già sindaco di Sala Comacina. Grazie anche alla figlia Deborah, Ovidio Traversa ha detto “sì” a questo importante passo, lui che vanta una lunga militanza nella 52esima Brigata partigiana “Garibaldi”.
«È andato tutto bene e ringrazio il personale sanitario che q è stato molto cortese. Qualche timore l’avevo alla vigilia, non lo nego. Ma è importante vaccinarsi contro questo virus che da nord a sud non sta dando tregua - sottolinea questo tenace ultranovantenne -. Spero di poter tornare in bicicletta già a inizio settimana. Pochi km s’intende viste le restrizioni».
«Paura? No. Nessuna - aggiunge - . Come non l’ho avuta da giovane studente quando consegnavo i messaggi a Como per la cinquantaduesima Brigata “Garibaldi”. Allora come oggi era il senso del dovere a guidarmi. Credevo fortemente nella causa partigiana così come ritengo che ci si debba vaccinare senza indugi e spero che la campagna di vaccinazione possa proseguire a passo spedito».
Riflessione importante anche quella della moglie, Ivonne Mandelli, con importanti trascorsi - come detto - nella pubblica amministrazione.«La cortesia e la preparazione dimostrata oggi dal personale presente all’ex Sant’Anna sono di buon auspicio per una campagna vaccinale che, si spera, possa accelerare - dice -. È chiaro che Menaggio era per noi la soluzione ideale e ho visto che c’è stata una mobilitazione in tal senso».
E aggiunge: «Ho letto le parole del sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra. Spero si possa andare a regime al più presto, perché le vaccinazioni sono fondamentali. Noi torneremo in via Napoleona tra 21 giorni. Le restrizioni in essere ci hanno aiutato. In mezzora eravamo in ospedale e mezzora dopo a casa».
Marco Palumbo
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