Menaggio, la guerra ai cormorani
«Mangiate 1.200 tonnellate di pesce»

È la stima della federazione pescatori in 20 anni di presenza sul Lario. «L’unico rimedio è intervenire sulla deposizione delle uova nel Nord Europa»

Una polemica dietro l’altra sulla presenza dei cormorani nelle acque del Lario e il loro effetto sulle specie ittiche, in particolare l’alborella. Dall’incontro organizzato a Menaggio per affrontare un tema sempre caldo, agli interventi degli ambientalisti nel tentativo di allontanare i sospetti dai cormorani accusati di avere fatto sparire enormi quantitativi di pesce. E questa volta Luigi Guglielmetti, presidente provinciale della Fipsas, rende noti anche i numeri. «Sappiamo tutti che le alborelle non ci sono più perché i cormorani le hanno mangiate tutte. Almeno 1.200 tonnellate di pesce in vent’anni. Non è un numero a caso. La Provincia stima una presenza media di mille cormorani a stagione che dura circa 150 giorni. Ciascuno di questi uccelli necessita di 400 grammi di pesce al giorno. E a farne le spese sono soprattutto le alborelle». Guglielmetti ha anche il rimedio: «Da anni diciamo una cosa semplicissima. Per contenere la specie occorre intervenire sulla deposizione delle uova nei Paesi del Nord Europa da dove provengono».

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