Navigazione, non c’è pace: si ferma anche il “Tivano”

Neppure il tempo di annunciare il ritorno della “Freccia”. Adesso ci sono problemi per il catamarano. Domani l’esame dei tecnici

«Confermo che il catamarano “Tivano” è fuori servizio per un surriscaldamento. Ne sapremo di più lunedì (domani, ndr.). I nostri tecnici si sono messi subito al lavoro. Con l’occasione ringrazio tutto il personale per le importanti energie messe in campo». Pur di fronte a una contabilità dei mezzi rapidi fermi praticamente impossibile da tenere dalla prima decade di luglio in poi, il direttore amministrativo della NaviComo, Roberto Turchetti, cerca di tenere la barra a dritta, per restare in tema.

E così neppure il tempo di annunciare che il “Freccia delle Valli” ha ripreso servizio dopo i problemi connessi all’elettronica registrati in settimana, che l’altro mezzo rapido (pur a fronte di tempi di percorrenza molto più elevati) al momento disponibile, il “Tivano”, ha alzato bandiera bianca. Peraltro anche un altro “pezzo da novanta” della NaviComo, la motonave “Orione” con i suoi 700 posti, 450 dei quali a sedere, avrebbe accusato problemi in settimana. La domanda - ricordando che l’inizio dell’attività scolastica è sempre più vicino - è la seguente ovvero cosa accadrà ora?

«Detto che il “Freccia delle Valli” ha risolto i problemi legati all’elettronica, dopo un lungo consulto tra i nostri tecnici e l’azienda che ha prodotto i motori con sede in Germania, lunedì, come anticipato, ne sapremo di più. E’ un momento difficile, ma stiamo lavorando su tre fronti, cercando di riportare alla piena operatività il “Guglielmo Marconi” (aliscafo), il “Tivano” su cui già stiamo lavorando e il “Città di Como” (catamarano) - la puntualizzazione del direttore amministrativo della NaviComo - Questo dà la dimensione che stiamo cercando di risolvere le criticità presenti con uno sforzo davvero importante». (Marco Palumbo)

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