Ospedale, reparti al completo
Pazienti del Valduce
bloccati in ambulanza

utti occupati ieri i 280 posti letto dell’ospedale. Quattro anziani hanno atteso sui mezzi di soccorso. La struttura: «Casi non gravi»

Como

I letti nei reparti sono esauriti, i pazienti al Valduce aspettano in ambulanza. Il pronto soccorso dell’ospedale cittadino ieri pomeriggio era, a livello provinciale, il presidio maggiormente sotto pressione; oggi e domani la situazione potrebbe diventare ancor più critica. Nel primo pomeriggio quattro ambulanze sono rimaste ferme per parecchi minuti nel parcheggio interno a via Santo Garavaglio con a bordo altrettanti pazienti, tutti anziani fragili le cui condizioni si sono aggravate a causa dell’influenza.

Il motivo del blocco è semplice: la struttura era al completo e i responsabili dei reparti, per accogliere e ricoverare i nuovi arrivati, stavano aspettando in tempo reale che altre persone venissero dimesse.

«È così. Comunque i quattro pazienti fermi sulle quattro ambulanze non erano a rischio e avevano già effettuato la prima valutazione, il triage – spiega Mario Guidotti, primario di neurologia – . Non si trattava di casi acuti, erano crisi respiratorie o scompensi al cuore dettati da poche linee di febbre sopraggiunte per l’influenza. Il blocco si è verificato nel momento di travaso tra i reparti e il pronto soccorso; dovevano prima sbloccarsi dei letti, erano in corso le dimissioni».

I posti letto dentro al pronto soccorso del Valduce sono 18, ma sono tutti e 280 i letti della struttura ospedaliera ad essere saturati. È un fatto già accaduto a metà gennaio e ancora dieci giorni fa. Sempre ieri, alle ore 15.30, dalle schermate del 118 guardando ai pronto soccorso della nostra provincia, quindi da Erba, a Menaggio, a Cantù passando dal Sant’Anna, l’affollamento più critico riguardava il Valduce. «Di solito le dimissioni al sabato e alla domenica sono meno numerose – dice ancora Guidotti – è chiaro quindi che oggi e domani il nostro ospedale potrebbe essere ancora sotto pressione».

Ieri l’Ats Insubria ha convocato un tavolo per la gestione dell’emergenza-urgenza. «La nostra struttura ieri ha comunicato il sovraffollamento al sistema che gestisce i mezzi di pronto soccorso - spiega Nunzio Castiglione, vicedirettore sanitario del Valduce – ma non abbiamo imposto un blocco, abbiamo cercato di gestire le criticità. Lo stop ad eventuali ricoveri programmati non è in agenda, siamo al lavoro per fronteggiare il picco. Non è la prima volta che arriviamo alla saturazione di recente. Il consiglio ai cittadini è di non accorrere al pronto soccorso per fatti lievi, poco gravi. Sul territorio ci sono i medici, i pediatri e la guardia medica».

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