Plesio, scavalcano le reti e si feriscono
Gli agenti abbattono due cervi

Due casi in poche ore. La polizia provinciale: «Soluzione inevitabile»

Due cervi azzoppati sono stati soppressi a poche ora di distanza l’uno dall’altro nello stesso paese, Plesio. È successo nella mattina di venerdì 12 marzo. Dapprima la polizia provinciale è intervenuta in frazione Breglia, dove una cerva anziana di 14 anni che si era introdotta in una proprietà recintata, uscendo è rimasta impigliata ed è caduta nella scarpata sottostante fratturandosi entrambe le zampe anteriori, rimanendo a terra sofferente. Poco più tardi una sorte più o meno identica è toccata a un giovane cervo di un anno che ha cercato di introdursi nel giardino del sindaco Celestino Pedrazzini: rimasto impigliato nell’inferriata è atterrato male fratturandosi una zampa. Anche in questo è stato necessario l’intervento degli agenti della polizia provinciale, che in presenza di un veterinario hanno soppresso l’animale nella maniera più indolore. «Abbiamo troppi cervi anche nel nostro territorio comunale – commenta lo stesso primo cittadino – Ora che in quota non trovano ancora sufficiente cibo, l’istinto li porta fino a ridosso delle abitazioni». Il comandante della polizia provinciale Marco Testa ha spiegato che in certi casi non esiste alternativa alla soppressione: «Cervi e caprioli sono animali particolarmente schivi e qualsiasi tentativo di intervento per tenerli in vita provocherebbe loro uno stress tale che sarebbe peggio della morte. Al di là di qualche piccola menomazione che si può tentare di risolvere in pochi minuti, non esiste pertanto alternativa alla soppressione».

(Gianpiero Riva)

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