Cronaca / Lago e valli
Mercoledì 15 Aprile 2020
Porlezza, otto morti
nella casa di riposo
Momenti difficili alla “Lina Erba” che ospita 70 anziani. Una quindicina di operatori sanitari in malattia. Il direttore sanitario: «Dopo richieste insistenti siamo riusciti a ottenere i tamponi». Due decessi alla Falck di Dongo
È a rischio epidemia la casa di riposo Lina Erba, dove sono ospitati circa settanta anziani. Una settimana fa il coronavirus ha fatto la sua comparsa nella struttura e la preoccupazione è tutta riassunta nell’intervento, comparso sui social, di una parente di un’ospite: «Prego e chiedo anche a voi di pregare per ospiti e operatori della “Lina Erba”. Dopo un mese le difese non hanno retto e sono già morte otto persone. Non voglio pensare di chi sia o non sia la colpa, ma vi invito a pregare per scongiurare una possibile tragedia».
Non sottoporre a tampone gli operatori sanitari ha rappresentato un rischio troppo elevato e ora bisogna cercare di correre ai ripari. «Il muro che abbiano cercato di erigere, purtroppo, dopo un mese ha ceduto – ammette anche il direttore sanitario della “Lina Erba”, Attilio Giossi – Sono deceduti otto ospiti: per molti di loro le condizioni generali erano già molto compromesse, ma il coronavirus ha certamente influito. Dopo continue e insistenti richieste siamo finalmente riusciti ad ottenere dall’Ats 60 tamponi, che abbiamo subito fatto a quasi tutto il personale e agli ospiti ritenuti più sospetti. Siamo in attesa degli esiti».
Situazione delicata anche a Dongo, nella casa di riposo Falck, dove sono parecchi gli ospiti con i sintomi del coronavirus e gli operatori a casa in malattia: «Mi consulto ogni giorno con il direttore sanitario della struttura, Patrizia Boccella – dice il vicesindaco, Mauro Robba – Ad oggi sono deceduti due ospiti per accertato coronavirus, mentre gli operatori risultati positivi sono cinque. Venti ospiti con sintomi sospetti sono stati curati in struttura e risultano sfebbrati. Sono stato tutti sottoposti a tampone e si è in attesa degli esiti. La situazione è indubbiamente delicata, perché le persone anziane sono ovviamente più esposte ai rischi, ma per ora è sotto controllo e monitorata».
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