Cronaca / Lago e valli
Giovedì 12 Novembre 2020
Porlezza, troppe zanzare a novembre
Il Comune ordina la disinfestazione
Il sindaco: «Seguito il consiglio dell’Ats». Il naturalismo: «È l’effetto del surriscaldamento globale»
L’invasione delle zanzare a novembre. Succede a Porlezza, dove il Comune si è trovato costretto ad effettuare la disinfestazione in centro paese e nelle frazioni nell’arco di due giornate, ordinando ai cittadini di tenere le finestre chiuse a di non sostare in ambienti aperti dopo il trattamento. Il periodo è decisamente insolito; è autunno inoltrato solo sulla carta, non certo per il clima di questi ultimi giorni. «Abbiamo temperature ben al si sopra della media, fino a 19 gradi, e in paese proliferano ancora le zanzare – interviene il sindaco Sergio Erculiani – L’Ats ci ha suggerito di effettuare una disinfestazione e crediamo sia stata la cosa più opportuna da fare. Più avanti interverremo ancora per eliminare le larve a scopo di prevenzione in vista dell’estate prossima». Ma si tratta solo di un’eccezione dovuta al caldo eccessivo o di un fenomeno che si può protrarre? «Già da qualche anno si assiste a un proliferare di insetti anche ad autunno inoltrato – interviene il naturalista Attilio Selva – Di solito accadevano casi simili per una sola specie, mentre quest’anno, per esempio, notiamo anche un sacco di cimici e cavallette ancora in giro; si sono viste meduse nel Ceresio e fioriture eccezionali in acqua. E’ tutto attribuibile, a mio avviso, al surriscaldamento. Per quanto riguarda, più nello specifico, le zanzare, con l’inizio dell’autunno cessava, in genere, la loro attività riproduttiva; il caldo eccessivo che si protrae, invece, fa sì che le larve depositate in acqua si trasformino ancora in insetti. Credo proprio – aggiunge Selva – che dovremo abituarci a convivere con gli insetti, compresi quelli noiosi e antipatici, per buona parte dell’arco dell’anno». Motivo in più per imparare a contrastare le zanzare. A Bologna, per esempio, è stato avviato un progetto di sterilizzazione degli esemplari maschi, mentre fra gli accorgimenti più artigianali si può segnalare l’uso della semplice polvere di caffè, che impedirebbe agli insetti di percepire i segnali emessi dalla pelle delle persone e, quindi di accorgersi che c’è qualcuno da pungere nelle vicinanze.
(Gianpiero Riva)
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