Regina Vecchia e sosta selvaggia: Multe a raffica dopo le proteste

Carate Urio: gli autisti dei pullman Asf si erano rifiutati di passare per le automobili in divieto. Quindi la “tregua” con l’azienda e l’aumento dei controlli da parte della polizia provinciale

Bilancio importante per i controlli messi in atto dalla polizia provinciale dopo l’impegno - preso durante il summit a Villa Saporiti del 27 giugno scorso - di monitorare la “Vecchia Regina” a seguito del clamoroso stop delle corse dell’azienda Asf (la linea di riferimento è la “C20”) datato 20 giugno e motivato «dalle condizioni di viabilità particolarmente critiche dovute a vari fattori, tra cui la presenza di cantieri stradali di rilevante impatto».

Servizio poi ripristinato dal 3 luglio. In totale sono sin qui una quarantina le sanzioni comminate dagli agenti di Villa Saporiti guidati dal comandante Marco Testa. Una in particolare ha destato tutta l’attenzione del caso. Si riferisce ad una trentacinquenne cittadino moldavo, residente a Vertemate con Minoprio, che dopo aver parcheggiato l’auto in palese divieto in quel di Carate Urio - con annesse difficoltà per gli altri veicoli in transito - ha mostrato agli agenti una patente moldava falsa. Alla denuncia del caso (peraltro avrebbe dovuto convertire quel documento in una patente europea, essendo nel nostro Paese da più di un anno) è corrisposta una pesante sanzione (fino a 5000 euro) nonché il fermo amministrativo del veicolo. Da rimarcare che per notificare il provvedimento si è reso necessario un’attività investigativa supplementare da parte della polizia provinciale, considerato che l’uomo aveva nel contempo spostato la residenza. E’ stato rintracciato di notte, di rientro nella nuova abitazione.

Nel complesso, le sanzioni hanno interessato veicoli in divieto di sosta (questo il clou dell’attività svolta dagli agenti di Villa Saporiti) nonché motociclisti in transito senza casco o autisti che guidavano con il cellulare all’orecchio. Nessun intento repressivo da parte della polizia provinciale, bensì un’attività mirata concordata nel vertice tra Amministrazione provinciale, Comuni, Asf e Agenzia Tpl per evitare un nuovo stop alle corse di linea dei bus.

Stop durato dal 20 giugno al 3 luglio - come più volte documentato in quei giorni dal nostro giornale - che in dote ha portato pesanti disservizi sia per i residenti (pur a scuole finite) che per i tantissimi turisti presenti in zona, considerato Asf nella stringata nota del 19 giugno aveva indicato quale soluzione alternativa le fermate sulla strada “alta”, la Regina con disagi evidenti per chi ha dovuto rinunciare a recarsi a Como oppure si è dovuto inerpicare sino alla Regina con un dislivello abbastanza importante e con valigie al seguito pur di non perdere la corsa di linea. Provincia, Comuni, Asf e Tpl torneranno a riunirsi martedì a Villa Saporiti. Sul tavolo ci sarà anche il bilancio dei controlli della polizia provinciale. (Marco Palumbo)

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