Sagra di San Giovanni, altro stop
«Troppi rischi con la pandemia»

Lo conferma il sindaco Guerra: «Contagi e vaccini impediscono iniziative di massa. Le priorità sono altre». Anche l’anno scorso non si era svolta: in fumo 880mila euro di indotto

Anche per quest’anno, con la pandemia che non accenna ad allentare la sua presa, per la Sagra di San Giovanni - l’evento clou dell’estate lariana, con lo spettacolo piro-musicale sull’isola Comacina capace di richiamare almeno 20 mila spettatori in una notte tutta da vivere - è purtroppo già tempo di far scorrere i titoli di coda.

«L’evoluzione della pandemia e della campagna vaccinale escludono di poter programmare per la fine di giugno un evento di massa coma la Sagra di San Giovanni e lo spettacolo pirotecnico sull’isola Comacina. E tutto questo per evidenti ragioni di sicurezza e sanità pubblica», conferma a “La Provincia” il sindaco Mauro Guerra.

Dunque niente fuochi d’artificio né eventi a corredo di questa manifestazione che non solo dà il via alla lunga estate sul lago, ma porta sul territorio, in primis quello affacciato o direttamente collegato all’isola, un indotto stimato in 800 mila euro.

Nell’edizione dello scorso anno, dato l’addio allo spettacolo piro-musicale con annessa rievocazione dell’incendio simulato dell’isola grazie a 400 fiaccole rosse (a ricordare la distruzione dell’isola ad opera del Barbarossa la notte del 24 giugno 1169), si era riusciti il 23 giugno a celebrare la messa tra le antiche rovine della basilica di Sant’Eufemia. «Quella di quest’anno è una bella occasione per ritrovare il valore di questa antica sagra», le parole pronunciate in quell’intensa omelia dal parroco don Italo Mazzoni.

La Sagra di San Giovanni - in questo 2021 che la scorsa estate suonava per Tremezzina (14 i lutti nella prima ondata della pandemia) e per territorio lariano come l’anno della rinascita - si sarebbe dovuta tenere sabato 26 e domenica 27 giugno.

Se nel 2020, l’arrivederci all’edizione 2021 era stato dato a metà aprile, quest’anno l’annuncio del sindaco di Tremezzina arriva con un mese abbondante d’anticipo rispetto a 12 mesi or sono.

«Tutte le energie e le attività devono essere concentrate sull’accelerazione del piano vaccinale e sulla tutela della salute - osserva Guerra -. Uniche condizioni queste per consentire la ripresa economica e sociale del nostro Paese e, insieme ad esse, del turismo e dei grandi eventi».
Marco Palumbo

© RIPRODUZIONE RISERVATA