
Cronaca / Lago e valli
Mercoledì 30 Marzo 2016
«Salviamo la ciminiera dell’ex filanda»
Cremia, coro di no contro l’abbattimento
Per alcuni abitanti rappresenta un pericolo e la manutenzione costa troppo
L’ex sindaco Manzi: «Quella è la nostra storia». Il successore Dell’Era: «Simbolo da tutelare»
Salvare una ciminiera. Sembra quasi un paradosso, ma a Cremia, per preservare dall’abbattimento il voluminoso camino di San Vito, ben visibile anche dalla statale Regina, è in atto una vera e propria mobilitazione.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica è stata creata anche un’apposita pagina in facebook, “Salviamo la ciminiera!!”, che sta suscitando notevole interesse. Il manufatto è il camino dell’antica filanda di San Vito. Sul lago ce n’erano tante, di filande, nel secoli addietro; sono andare quasi tutte distrutte dal tempo o dalla smania dell’uomo di sostituirle con nuovi edifici più attinenti ai tempi.
A Pianello, una grande filanda a lago è diventata sede del Museo della Barca lariana; a Cremia, la filanda di San Vito è diventata in parte ristorante e in parte ad uso residenziale.
I dettagli su La Provincia in edicola mercoledì 23 marzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA