Sbranate sette pecore a San Fedele. L’ombra del lupo

Centro Valle Erano al pascolo vicino al centro abitato. La Polizia provinciale attende gli esami di laboratorio: «Ci sono elementi riconducibili all’azione del predatore»

L’ombra del lupo su alcune pecore - sette in tutto - uccise non lontano dal centro abitato. La polizia provinciale preferisce attendere gli esiti degli esami di laboratorio prima di pronunciarsi in via definitiva, ma lo stesso comandante Marco Testa non nasconde che l’azione compiuta in località Passeggeri a poche centinaia di metri dalle case di San Fedele Intelvi possa essere opera del grande predatore. Quel che è certo è che sette pecore sono state sbranate e altre due sono rimaste ferite gravemente all’interno di un recinto sul terreno lungo la strada che porta a Casasco.

I rilievi e i prelievi dei campioni sono stati effettuati dagli agenti del nucleo specialistico della polizia provinciale venatoria di Como. Serviranno per accertare la responsabilità dell’azione compiuta nella notte tra lunedì e martedì. L’animale ha azzannato le pecore al collo e si è alimentato solo con un esemplare. «Aspettiamo gli esiti dell’esame genetico - ha dichiarato Testa - La firma certa il lupo non l’ha lasciata. Ci sono elementi riconducibili alla sua aggressione, ma ripeto, dobbiamo aspettare gli esami di laboratorio. Non ci sono immagini né testimonianze dirette, ma è probabile che si tratti di un solo esemplare».

Pesante dunque in termini economici il bilancio degli ovini uccisi. Le carcasse sono state recuperate e avviate allo smaltimento da parte degli stessi proprietari. Le pecore sbranate appartengono all’azienda agricola la Tajada gestita Marcello Prioni e da sua moglie Giancarla Zanotta. Il fatto è avvenuto nella notte tra lunedì e l’alba di martedì. A divulgare la notizia lo stesso Prioni contattato dal nostro giornale.

L’allarme ai vicini

«Siamo rimasti colpiti da questo grave episodio. Ho prontamente avvisato le autorità competenti per cercare di capire cosa possa essere successo. Mi sono premunito di allertare anche i confinanti e i proprietari delle attività delle vicinanze che, come noi, hanno le pecore. Sono arrivati gli agenti della polizia provinciale venatoria che hanno fatto i tamponi e prelevato i campioni per essere analizzati».

La cosa più preoccupante è che l’episodio non è successo nelle vicinanze di una malga in quota, ma a ridosso di un centro urbano come quello dei Passeggeri, località a poche centinaia di metri da un centro commerciale e del cuore di San Fedele. Non è la prima volta che viene segnalata l’incursione del lupo in Valle d’Intelvi. Nei pressi di Erbonne ha già colpito recentemente. «Se si trattasse del lupo - conclude Testa - potrebbe essere lo stesso esemplare solitario vagante».

Segnalazioni

La presenza del lupo è ormai cosa nota in Alta Valtellina e nell’Alto Lario dove il predatore ha lasciato il segno del suo passaggio con diversi attacchi a ovini e caprini. Sono stati invece più frequenti in Valle d’Intelvi nel corso degli anni le segnalazioni di cani di grossa taglia sfuggiti al controllo del loro padrone a uccidere capre e pecore così come diversi sono stati i ritrovamenti di carcasse di caprioli e cervi uccisi da cani in libertà.

Altre segnalazioni di presenza del lupo sono arrivate dal Pian del Tivano, nell’Erbese. Agli allevatori resta il danno economico e quel senso di insicurezza che nessuno potrà mai compensare, dovuta, forse dalla presenza di un nuovo predatore.

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