Cronaca / Lago e valli
Venerdì 03 Settembre 2021
Sorico, pitone di quattro metri
trovato morto in riva al Mera
È stato un turista tedesco, spaventatissimo, a dare l’allarme. Il rettile aveva circa 15 anni
Un turista tedesco l’ha notato al bordo del fiume Mera e quasi gli è preso un colpo. Perché quell’enorme rettile non si muoveva, ma era talmente enorme da incutere comunque paura. Quando è arrivata sul posto, la pattuglia della polizia provinciale non ha potuto che confermare la morte del rettile, identificato poi come pitone. Sì, proprio un serpente pitone, che con il territorio altolariano e la riserva Pian di Spagna non ha proprio nulla a che vedere. Quattro metri di lunghezza e una ventina di centimetri di diametro. C’è chi tiene serpenti in casa come fossero animali domestici, ma un pitone, a dire il vero, è a dir poco ingombrante. «Esistono degli allevamenti appositi, ma non in provincia di Como – afferma il comandante della polizia provinciale, Marco Testa – Il pitone allevato può risultare meno pericoloso, ma in cattività è capace di avvinghiare qualsiasi tipo di animale, anche grosso, e stritolarlo per poi cibarsene; lo stesso potrebbe accadere se stritolasse una persona». Da dove poteva provenire, dunque, l’esemplare rinvenuto in località Boschetto al margine del fiume? «Potrebbe essere sfuggito al proprietario e, incapace di trovare cibo, essere morto nei pressi del fiume – ipotizza Testa – Oppure il proprietario, trovatolo senza vita, ha pensato magari di sbarazzarsene buttandolo nel Mera, con la corrente che ha scaricato la carcassa sulla riva al Boschetto. L’esemplare in questione, comunque, poteva avere una quindicina d’anni». Il pitone appartiene alla famiglia dei boidi e, al pari del boa e dell’anaconda non è un serpente velenoso, ma non per questo non è pericoloso. Esiste anche un mercato nero degli animali esotici, tuttavia, il cui giro d’affari supera i 2 miliardi di euro annui: un’attività illecita mirata non soltanto a fornire agli appassionati un animale esotico da tenere in casa, ma anche a riempire gli scaffali di alcune firme della moda di pellame raro per borse, cinture e scarpe.
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