Troppa voglia di lago
Arriva l’ordinanza
contro gli schiamazzi

Brienno: nel mirino soprattutto le nuove piattaforme che vengono utilizzate in modo disinvolto dai turisti Niente urla, picnic e motore delle barche spento

Tanti turisti in paese, troppi atteggiamenti irrispettosi della quiete pubblica e il sindaco decide di pubblicare un’ordinanza anti “schiamazzo”.

Davvero curioso quanto accaduto a Brienno nelle ultime ore, dove il sindaco Francesco Cavadini ha dovuto mettere nero su bianco i comportamenti vietati in paese di giorno, così come di notte.

Con l’arrivo della bella stagione e l’allentamento delle misure anti contagio il piccolo Comune - che d’inverno conta 331 anime, d’estate molte di più - ha iniziato ad accogliere tanti stranieri, molti dei quali giovani, che trascorrono qualche giorno di relax tra tuffi e tintarella.

Stregati dalla magia del borgo medievale e dalle nuove piattaforme a ridosso del lago, a volte non si accorgono di alzare un po’ troppo la voce o si lasciano andare in momenti di affetto un po’ troppo “spinto”, sotto gli occhi dei briennesi. Alcuni di loro hanno segnalato le situazioni di disagio in Comune, a seguito delle quali è stata emanata l’ordinanza.

«Viste anche le segnalazioni pervenute che denunciano tale utilizzo che costituisce un detrimento alla vivibilità urbana - dice il sindaco Francesco Cavadini - è necessario tutelare la cittadinanza, nonché adottare ogni tutela conservativa dei luoghi, con l’emanazione di un proprio provvedimento teso ad assicurare la quiete e l’incolumità pubblica e la tutela di proprietà comunali aperte al pubblico».

E’ dunque vietato, spiega l’Amministrazione, «disturbare la quiete pubblica con schiamazzi e urla, organizzare pic-nic e altre attività nei parchi, giardini e piattaforme - dove l’accesso è consentito solo dalle 9 alle 21 - e tenere il motore delle barche acceso». (Daniela Colombo)

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