Cronaca / Lago e valli
Martedì 12 Gennaio 2021
Valsolda, addio all’albergatrice Melania
«Sei stata una grande mamma»
Lacrime e ricordi al funerale della donna che con il marito era titolare dell’hotel Stella d’Italia
Una giornata di per sé fredda è sembrata ancora più gelida, a San Mamete, in occasione dell’addio a Melania Valle, la mamma di 46 anni portata via da una brutta malattia. Il bisogno di abbracci, impedito dal distanziamento, in simile occasione era vitale e quando in chiesa, dietro il feretro, sono entrati il marito e il bimbo di Melania, ancora più pressanti sono diventati gli interrogativi sul perché di una scomparsa così prematura e inaccettabile per la nostra dimensione umana.
«C’è bisogno di silenzio – ha più volte ripetuto nell’omelia don Gabriele, sacerdote della comunità pastorale Sant’Ambrogio, a cui don Romeo Cazzaniga, parroco da pochi mesi, ha ceduto il compito di celebrare il mesto rito – Eppure sentiamo anche il bisogno di una parola. Che cosa può coniugare un silenzio che non sia angosciante e una parola che non sia superflua e non lasci spazio a dubbi? Lo può fare solo la preghiera. Preghiamo perché il Padre ci consoli con la sua pietà, perché, come abbiamo sentito nelle letture, solo lui è in grado di offrire rifugio e sostegno a chi è nella disperazione». Melania era titolare, assieme a marito Franco, dell’hotel Stella d’Italia. Nella stagione invernale, quando la struttura chiudeva, organizzava sempre qualche viaggio in giro per il mondo; lo scorso anno avrebbe voluto andare a Cuba, ma la scoperta della malattia aveva rivoluzionato tutto, fino alla resa dopo una lotta condotta per ben quattordici mesi. E nella chiesa di San Mamete la commozione ha preso il sopravvento quando sull’altare è salita un’amica di Melania, che ha voluto salutare Melania con un toccante messaggio fatto di tanti bei ricordi: «Eri un’albergatrice capace, che amava molto il proprio lavoro. Come mi faceva osservare Franco diverse cose le hai cambiate tu, con innegabile gusto; sei stata una grande mamma per il tuo bimbo e poi amavi viaggiare ed eri davvero imbattibile nell’organizzare tutto a puntino. Non posso accompagnarti nemmeno io in quest’ultimo viaggio, ma ti immagino nel posto più bello, dove un giorno ti raggiungeremo anche noi».
(Gianpiero Riva)
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