Valsolda, il consiglio della ripartenza
Pagani e Personeni nella giunta Romanò

Il giuramento del sindaco e la nomina degli assessori nel primo atto dopo il commissariamento

Era in forse la prima seduta di consiglio a Valsolda a causa di impegni del segretario comunale, ma alla fine lunedì 5 ottobre si è svolta regolarmente. Il terremoto che aveva concluso anzitempo la precedente legislatura e l’anno di commissariamento hanno creato una situazione delicata e particolare nel Comune di confine e a cittadinanza era desiderosa di tornare alla normalità, con un sindaco e un’amministrazione a cui fare riferimento. Alle urne ha prevalso abbastanza nettamente Laura Romanò, infermiera di 56 anni sostenuta da La Nuova Valsolda, nei confronti di Mario Bonacina, vicesindaco dell’ultima legislatura, e Progetto Valsolda. In sala consiliare, l’altra sera, c’era il pubblico delle grandi occasioni ed è stato necessario contingentarlo a causa delle norme in vigore sull’emergenza sanitaria.

Mai, paradossalmente, in alcun Comune si era reso necessario limitare il numeri di spettatori a una seduta consiliare. Dall’emozione del sindaco neoletto al momento del giuramento si è passati alla nomina degli assessori, punto più atteso dal pubblico. La giunta sarà composta da Oriano Pagani, premiato dall’elettorato con 57 preferenze (dietro soltanto a Gabriele Montemarano, che ne aveva ottenute 70), che rivestirà anche la carica di vicesindaco, e Claudia Personeni, consigliere di minoranza nella scorsa legislatura; Montemarano sarà il capogruppo. Ufficialmente non sono ancora state assegnate deleghe, ma il sindaco ha sottolineato come intenda assegnare incarichi specifici ad ogni consigliere. Scontate, per Claudia Personeni, insegnante, le deleghe a scuola e servizi sociali. «È arrivato il momento di voltare pagina e scrivere una nuova storia – si leggeva nel programma elettorale di La Nuova Valsolda – di ricostruire una comunità viva e fondata sui principi dell’onestà, della collaborazione e della partecipazione attiva dei cittadini». E così si riparte con tanta carne al fuoco, ma senza ambizioni faraoniche. Gli obiettivi riguardano soprattutto l’adeguamento della rete idrica, spesso in tilt negli ultimi anni, la possibile apertura di un asilo nido e tanta attenzione alla comunicazione istituzionale.

(G. Riv.)

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