Variante, altro allarme
«L’iter al rallentatore
A rischio i 210 milioni»

La strada da Colonno a Griante al centro della discussione della Commissione Territorio Il deputato Butti: «Bisogna finire tutto entro dicembre»

L’impressione è che - avanti di questo passo - nemmeno quello che sul lago chiamano “Fiàa” (il vento che spazza via pioggia e nuvoloni neri) riuscirà nell’intento di diradare le nubi che da qualche tempo cominciano ad affollarsi sul futuro della variante della Tremezzina, 9,8 chilometri da Colonno a Griante per 357 milioni di euro.

A un paio di settimane da quella dichiarazione del ministro delle Infrastrutture ed esponente dei Cinquestelle Danilo Toninelli («La variante della Tremezzina è un’opera minore») che aveva mandato su tutte le furie prima il deputato lariano di Fratelli d’Italia Alessio Butti e poi la collega del Partito Democratico Chiara Braga, lo stesso Alessio Butti è tornato alla carica nelle ultime ore.

Questo anche alla luce del fatto che il 31 dicembre - termine ultimo per pubblicare la gara d’appalto e non perdere così i 210 milioni di euro stanziati dallo “Sblocca Italia” - è ormai dietro l’angolo. «A distanza di poche settimane, ho nuovamente chiesto che il Governo venisse in Commissione Territorio Ambiente e Lavori pubblici a riferire in ordine alla progettazione della variante della Tremezzina - fa sapere il deputato - Anche in questa occasione, non ho mancato di far notare che, se veramente - come dice il Governo - il progetto esecutivo è ancora e solo in fase propedeutica, i tempi iniziano a ridursi in modo preoccupante rispetto alla dead line del 31 dicembre, oltrepassata la quale è a rischio la gara d’appalto».

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