Variante della Tremezzina
La Soprintendenza dice “no”

Colpo di scena nell’iter per la realizzazione della strada. Parere contrario per l’impatto ambientale. L’amarezza degli amministratori del lago

Colpo di scena nell’iter per la realizzazione della variante della Tremezzina alla statale Regina. Durante la conferenza dei servizi di lunedì, infatti, la Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici ha espresso parere negativo al progetto, opponendo questioni di impatto ambientale.Il riferimento riguarda soprattutto i tratti di variante a cielo aperto che, secondo l’ente, andrebbero a urtare contro le esigenze di rigorosa salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. Sembra tornare di attualità la questione del passaggio più volte menzionato e modificato progettualmente dell’area attorno al Santuario della Madonna del Soccorso.

Una vera doccia fredda per gli amministratori della Tremezzina, da sempre sostenitori di quest’opera, lunga 10 chilometri (di cui 7 in galleria) e che costerà 330 milioni di euro per un cantiere di sei anni. Naturalmente il parere negativo non fermerà l’iter ma c’è il rischio che lo rallenti ulteriormente.

Mauro Guerra nel ruolo di parlamentare e di sindaco di Tremezzina non nasconde le preoccupazioni per quanto accaduto ieri, ma ricorda che nella fase esecutiva dell’opera sono sempre possibili modifiche progettuali adeguabili alle attese della Soprintendenza. «Sulla questione dell’impatto ambientale ci sarebbe molto da discutere - ha detto a La Provincia - in quanto si dovrebbe tenere conto della incompatibilità dell’attuale situazione rappresentata da una strada stretta, quattro strettoie difficilmente governabili con code a tutte le ore. Centinaia di veicoli a benzina e a gasolio fermi in colonna che emettono volumi considerevoli di gas a danno gli stessi utenti della statale e soprattutto dei residenti costretti a respirare veleni in continuazione».

Tutti i particolari su La Provincia di martedì 8 settembre

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