Variante, Regina chiusa di notte
Un mese senza traffico anche di giorno

A Tremezzina il vertice tra Comuni, Provincia, Anas e impresa per parlare del blocco di 120 giorni

Il secondo summit sulla variante della Tremezzina in diciassette giorni, convocato dal sindaco Mauro Guerra d’intesa con Anas venerdì 14 maggio nell’ex municipio di Mezzegra al quale per la prima volta ha partecipato anche l’impresa che si è aggiudicata il cantiere da 390 milioni di euro ha visto un sensibile passo avanti rispetto a quanto annunciato dalla stessa impresa nel primo crono-programma dei lavori circa i 120 giorni consecutivi di chiusura della Regina in corrispondenza del portale sud di Colonno. Stop annunciato l’8 maggio in anteprima da “La Provincia”. Il territorio - rappresentato dai sindaci da Argegno a Menaggio (e con loro Centro Valle Intelvi e Grandola ed Uniti) - e dalla Provincia (presenti il presidente Fiorenzo Bongiasca, suo il primo “no” alla chiusura prolungata, e l’ingegner Bruno Tarantola) - ha ribadito al Consorzio Stabile Sis ed all’Anas - rappresentata dal responsabile del procedimento relativo alla variante - la propria contrarierà a quattro mesi con la statale chiusa.Le parti sono al lavoro - per dirla con il sindaco Guerra «per un esame su tutte le possibili alternative volte a ridurre al minimo possibile l’impatto e i disagi sulla mobilità lungo la statale Regina».L’impresa avrebbe motivato le ragioni della proposta, lasciando ovviamente la porta aperta al dialogo. È comunque emersa la volontà di virare su un maggior numero di chiusure notturne, indicativamente tra le 22 e le 5, individuando ad inizio cantiere un lasso di tempo inevitabile per una chiusura totale della Regina, indicato nell’ordine del mese. D’altronde in corrispondenza del portale di Colonno, le prime fase dei lavori saranno le più delicate, anche per la scadenza indicata dal Consorzio Stabile Sis per portare a termine la variante, vale a dire 5 anni, contro i 7 anni e 2 mesi inizialmente preventivati. Dal summit operativo di ieri è emersa un’altra notizia di grande interesse nella marcia di avvicinamento al primo colpo di benna e cioè che il 9 giugno sarà consegnato ad Anas il progetto esecutivo, ultimo step progettuale prima del cantiere. Da lì in poi dovranno trascorrere almeno 90 giorni per la verifica di ottemperanza delle prescrizioni ambientali e per la validazione da parte di Anas dell’esecutivo. Ciò significa che la data di metà ottobre per il via ai lavori si avvicina a grandi passi. Ma certo, il nodo di Colonno va risolto in via definitiva. Tra le questioni affrontate ieri spicca anche quella - altrettanto rilevante - dello smaltimento dello smarino (ovvero i detriti delle gallerie). Anche qui la partita non è ancora chiusa e si è pensato di valutare di collocarne una parte a lago, ovviamente dopo opportuni interventi di pulizia dello smarino stesso.

(Marco Palumbo)

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