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Bonus sì, ma anche per l’ambiente
Riqualificazione e sostenibilità

General contractor: dai serramenti Ca. ri. ma. a Popie e Green Project con la figura del termotecnico

Il bonus deve essere davvero tale. Con due parole d’ordine riqualificazione e sostenibilità. Questa è la mission della Ca. Ri. Ma. di Casnate con Bernate attiva sul territorio da più di trent’anni prima per la produzione di serramenti, ora anche e soprattutto come general contractor per tutti gli incentivi statali.

“Io ho sempre fatto edilizia civile e industriale – dice Maurizio Guanziroli, uno dei soci dell’impresa con quindici dipendenti -. Poi dopo la crisi del 2008 ho capito che non si doveva più puntare alle costruzioni, ma alla riqualificazione. Sono arrivato in Ca. ri. ma. e abbiamo lavorato sulla produzione e posa di serramenti principalmente in alluminio. Con l’avvento degli incentivi statali ci siamo accorto che i clienti ci chiedevano di valutare interventi edilizi all’insegna del risparmio energetico”. Il primo bonus è stato quello del 50%: “Sì con il decreto del 2017, poi è arrivato il 65%. Allora sono intervenuto per strutturare l’azienda sotto il profilo economico e poter offrire lo sconto in fattura”. Cioè il cliente otteneva i costi dell’interventi dimezzati e cedeva a voi il recupero dell’incentivo in 10 anni. “Esatto, eravamo gli unici allora a operare in questo modo e abbiamo anche cominciato a lavorare su facciate e cappotti. L’esperienza ci ha consentito di arrivare preparati al bonus del 65% e al superbonus 110. E qui abbiamo introdotto anche la figura del termotecnico”.

Che in Ca. ri. ma. si chiama Andrea Cozzoli. “Io – racconta – arrivo da Cremona e ho voluto mettere la mia esperienza a disposizione dell’azienda. Il termotecnico serve per una valutazione degli interventi”. Cozzoli, assieme ad Andrea Guanziroli, figlio di Maurizio e geometra, ha creato lo studio associato Green Project che, tra le altre cose ha realizzato la parte termotecnica del nuovo centro sportivo del Calcio Como a Mozzate, dove i serramenti finora realizzati sono di Ca. Ri. Ma.

“Ci sono persone – continua Maurizio Guanziroli – che prima dei bonus non avevano neppure piantato un chiodo in casa, adesso si sono scatenati. Io ho notato parecchie incertezze sulla possibilità di adottare questo strumento e ho deciso che era opportuno intervenire. L’italiano va anche educato, non deve valutare gli incentivi solo e soprattutto come un’esigenza propria, ma come un’occasione per riqualificare l’ambiente in cui vive. Soprattutto deve convincersi che non esistono bonus 110 fatti bene a costo zero. Se qualcuno li propone significa che o truffa lo Stato o utilizza materiale scadente. Ci sono casi di lavori che superano il valore delle abitazioni in cui sono stati realizzati. E comunque ci sono tanti clienti che ci chiedono interventi ancora legati ai bonus 65 e 50%”. Non sapete quanti interventi ci chiedono di fare su lavori eseguiti da altri che presentano già dei problemi. Voi seguite un’altra filosofia. “Che è quella dell’edilizia prima dei bonus. Noi usiamo materiali di qualità sia per quanto concerne i serramenti sia per gli altri interventi. E soprattutto garantiamo l’assistenza e la manutenzione appoggiandoci a fornitori presenti sul territorio e quindi in grado di intervenire rapidamente. Ogni lavoro è fondamentale che sia mantenuta. E questo è un altro dei servizi che garantiamo ai nostri clienti. Adesso stiamo ultimando gli interventi con il superbonus. Ci hanno chiesto serramenti, caldaie a pompa di calore, colonnine per la ricarica di mezzi elettrici e anche ascensori. Non dico che siamo come un centro commerciale dove uno può trovare di tutto, ma non siamo lontani da questo concetto. Grazie all’esperienza di Pozzoli siamo pronti per il geotermico, anche se non ha ancora preso piede. Per noi il risparmio energetico è una cosa intelligente, ma si può fare solo ricorrendo alle agevolazioni statali, altrimenti con i costi di oggi diventa una vera follia e non si riesce a raggiungere l’obiettivo”.

Da Ca.ri.ma. è nata un’altra società la “Popie”. “Il nome non è casuale rivela Maurizio Guanziroli -. E’ un acronimo che significa “Professionalmente, organizziamo e programmiamo interventi, edilizi”. La Ca. ri. ma è produttrice di serramenti in alluminio, nonché serramenti di ogni tipo (PVC, PVC/alluminio, legno, legno alluminio) e complementi (tapparelle, zanzariere, frangisole, porte interne, porte blindate, veneziane, ecc…) pertanto ogni serramento è prodotto dall’officina presente nella sede in ogni sua singola parte, inoltre i marchi utilizzati sono completamente prodotti e commercializzati in Italia, questo per garantire la massima qualità del Made in Italy con relativa garanzia di assistenza post vendita. La posa in opera alla regola dell’arte è svolta da operai specializzati appartenenti all’azienda e seguita personalmente da tecnici specializzati.

Siamo in via Socrate, 29 a Casnate con Bernate (CO) - Tel. 031 920399 - [email protected] - www.serramenticarima.it

Le serre climatiche: biocompatibilità, comfort ed eleganza

Il bonus ha fatto salire la richiesta di serre climatiche, soluzione anche architettonica che riunisce in sé caratteristiche di biocompatibilità, comfort ed eleganza. Sempre più abitazioni si dotano di strutture di questo tipo in grado di aggiungere uno spazio particolare ed esclusivo dove trascorrere il proprio tempo libero, in tutte le stagioni. La serra bioclimatica è un volume, addossato o integrato all’abitazione, delimitato prevalentemente da superfici vetrate o realizzate con materiali plastici trasparenti.

Si tratta di un sistema solare passivo in grado di riscaldare gli ambienti interni accumulando calore durante il giorno e limitando le dispersioni nel corso della notte. Un sistema, insomma, capace di migliorare l’efficienza energetica di un edificio senza dover installare alcun impianto, ma unicamente sfruttando la sua stessa forma e i fenomeni fisici di accumulo, diffusione di calore e irradiazione solare.

Ma come funziona questo sistema?

Ebbene, innanzitutto forma e inclinazione della copertura devono essere tali da ottimizzare la cattura dei raggi del sole. Una volta superata la superficie vetrata, i raggi solari si trasformano in calore ed è necessario quindi non disperderlo. A tal fine, all’interno della serra devono essere inseriti elementi massivi, ovvero dotati di una massa tale da essere in grado di accumulare il calore e cederlo all’ambiente nel corso del tempo.

Per questa finalità si possono utilizzare pareti verticali, pavimenti o inserire specifici oggetti, come componenti d’arredo o specchi d’acqua, che abbiano la massa necessaria. Importante è la scelta della tipologia di vetro che può essere del tipo basso-emissivo, selettivo o a controllo solare. Non è escluso il ricorso ad altri materiali per le parti trasparenti, come ad esempio il policarbonato. Naturalmente occorre fare in modo che la serra non provochi il surriscaldamento della casa durante l’estate. Per tale motivo, è importante che le vetrate siano apribili per garantire una adeguata ventilazione.

Un ulteriore accorgimento progettuale può essere quello di utilizzare degli ombreggiamenti vegetali, tali però da non compromettere il riscaldamento invernale. Tipologie di serra bioclimatica Esistono tre diversi tipi di serre bioclimatiche, distinte in base al modo in cui viene trasmesso il calore. La serra a guadagno diretto non prevede muri divisori tra la serra e la casa. Al limite possono essere presenti elementi trasparenti e regolabili. In questa tipologia è il pavimento a fungere da accumulo. Nella serra a scambio convettivo, invece, tra volume tecnico e abitazione è presente una parete verticale opaca. Su questa però si aprono nella parte alta e ai piedi delle fenditure, regolate da apposite bocchette o serramenti, per consentire lo scambio del calore per convezione, quindi attraverso l’aria. Nella serra a scambio radiante la parete tra i due volumi è completamente opaca e lo scambio di calore avviene per irraggiamento. La parete cioè accumula il calore e lo cede all’ambiente interno quando questo comincia a raffreddarsi.

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