Grest per ventimila bambini e ragazzi
Esperienze di carità e vita comunitaria

Estate Preparativi in corso per oratori e centri estivi

La bella stagione si avvicina ed è tutto pronto per oratori e centri estivi. Al termine del periodo scolastico, i Grest della Diocesi di Como coinvolgeranno circa ventimila bambini e ragazzi.

«In questi giorni - conferma Don Pietro Bianchi, responsabile della pastorale giovanile della Diocesi - abbiamo incontrato circa 120 oratori, considerando che alcuni fanno parte di comunità pastorali che organizzano i Grest in punti diversi. Le date saranno a discrezione di ogni oratorio, ma è chiaro che nella maggior parte dei casi si inizierà al termine dell’anno scolastico e si procederà per quattro o cinque settimane. Abbiamo approfondito con tutte le equipe educative l’esperienza della prossima estate, che prende il testimone di una formula ormai rodata. A cambiare, come ogni anno sarà il tema principale». Il tema della prossima estate si lega all’anno del Giubileo e alla figura di San Pietro. Durante le settimane del Grest, giorno per giorno, verranno approfonditi alcuni passaggi della storia del Santo.

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Come ogni anno non mancheranno gite e settimane di vita comunitaria, rivolte prevalentemente ai ragazzi più grandi e agli animatori che si prenderanno cura degli ospiti dei Grest, che saranno diretti protagonisti anche di alcune esperienze di carità. «In particolare - continua Don Pietro - collegate con la Caritas della Diocesi di Como. Sosterremo i cittadini senza dimora, la mensa di Como, il dormitorio Ozanam. Quindi i bambini, durante tutte le settimane del Grest, potranno formarsi anche sostenendo i più bisognosi».

Insomma, Grest e centri estivi non sono solamente un aiuto per le famiglie, ma anche un modo speciale per crescere in comunità.

Protagonismo giovanile Un’opportunità formativa E un aiuto per le famiglie

Il Grest può diventare un’esperienza formativa sia per chi lo frequenta che per i ragazzi delle superiori, che si ritrovano a essere una guida per i più piccoli

«Per i bambini si tratta di un luogo di intrattenimento - considera Don Pietro Bianchi - che diventa un aiuto per le famiglie che d’estate, finita la scuola, sono in difficoltà nella gestione dei figli. Da questo punto di vista i Grest svolgono un’importante funzione sociale. I ragazzi delle superiori invece diventano protagonisti perché sono impegnati attivamente nella cura dei più piccoli».

E così si instaura un patto: «La chiesa si fida di loro, fornendo una guida. Ma sono i ragazzi che in prima persona si prendono cura dei bambini attraverso momenti di gioco, preghiera, educazione e cura. Di conseguenza, possiamo dire che crescono un po’ tutti, dai ragazzi più grandi a i più piccoli, in un’esperienza di comunità che supera le fasce d’età».

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