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Martedì 15 Aprile 2025
La vita dei più piccoli davanti allo schermo Sempre con attenzione e consapevolezza
Tecnologia Mondo reale e digitale
Gli strumenti tecnologici sono entrati massivamente nella vita di quasi tutti i bambini, sia a casa che a scuola. Questa rivoluzione digitale ha portato senza dubbio tantissime nuove opportunità, per l’apprendimento e l’accesso a contenuti educativi all’avanguardia, e sta crescendo una generazione che ha sempre più risorse a cui accedere, nei momenti di studio e di svago.
Secondo alcune indagini promosse da Save the Children, più del 78% dei ragazzi tra gli undici e i tredici anni naviga su internet ogni giorno, utilizzando soprattutto lo smartphone, e addirittura più del 30% dei bambini tra i sei e i dieci anni utilizza il cellulare costantemente. Dati in forte crescita anche a seguito della pandemia da Covid-19, che ha velocizzato molti processi di digitalizzazione anche nel mondo della scuola.
È importante accogliere questa nuova ondata di nativi digitali con la giusta preparazione: i pediatri consigliano infatti un utilizzo dei device consapevole e accompagnato dal genitore, da cambiare in base all’età dei propri figli. Nel caso dei più piccoli, la raccomandazione è quella di utilizzare i dispositivi elettronici per massimo un’ora al giorno, se si ha a che fare con bambini tra i due e i cinque anni, e per due ore al giorno con bambini da due a otto anni.
Superata questa età, possono essere utili momenti di negoziazione sul tempo da passare davanti allo schermo, in particolar modo nel caso dei videogiochi, che possono anche portare effetti positivi se utilizzati con moderazione.
Il modo migliore per capire il mondo digitale dei propri figli è conoscerlo, stando loro vicino con curiosità e attenzione.
Passatempo - Videogiochi e memoria Ci sono stimoli positivi
I videogiochi possono essere un passatempo positivo, se non si supera un tempo di utilizzo eccessivo.
Con i videogames un bambino può migliorare la propria percezione visiva e la propria logica, ricevendo più stimoli rispetto alla fruizione passiva della televisione o di altri contenuti multimediali. Secondo alcuni studi dell’Università del Vermont, i bambini che utilizzano videogiochi ottengono anche buoni risultati nei test sulle capacità cognitive e in relazione alle attività mnemoniche e di concentrazione.
Va sottolineato che il tempo passato dai bambini davanti allo schermo andrebbe limitato e potrebbe essere anche condiviso con il genitore o con altri amici.
È anche importante conoscere i titoli scelti da proprio figlio, stabilendo alcune regole di utilizzo anche usufruendo degli strumenti di parental control a disposizione su tutte le consolle di gioco e i device portatili.
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