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Venerdì 20 Dicembre 2024
Villa Santa Maria, il Centro di neuropsichiatria pediatrica dove l’arte e la bellezza sono parte integrante del percorso di cura
Che cos’hanno in comune il cinema, i musei e la fotografia? Sono tutte forme d’arte che, nelle loro varie declinazioni, stimolano emozioni che rigenerano mente e corpo. E sono tutte proposte che a Villa Santa Maria, Centro Multiservizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza con sede in Tavernerio (Como), vengono utilizzate per promuovere la salute e il benessere di bambini e ragazzi (da 0 a 18 anni di età) affetti da autismo e patologie neuropsichiatriche.
L’arte e la cultura sono, infatti, parte integrante del percorso di cura e riabilitazione proposto dal Centro, che ha introdotto nel corso degli anni una serie di attività culturali che comprendono anche la musica, la scrittura, la visita a dimore e giardini storici, solo per citarne alcune. Queste attività vengono proposte a piccoli gruppi di pazienti e declinate in base alle loro condizioni. E i loro i benefici in termini di riduzione dello stress e di miglioramento del benessere vengono registrati in maniera oggettiva e scientificamente accurata, grazie all’adozione e allo sviluppo di una serie di strumenti ad hoc per misurare le condizioni anche dei soggetti che non riescono a esprimersi con le parole.
Un approccio olistico che rappresenta una peculiarità di Villa Santa Maria. Tradizionalmente il benessere emotivo e la felicità hanno, infatti, ricevuto poca attenzione nel campo dei disturbi dello spettro autistico e di altre patologie neuropsichiatriche. Di fronte a quadri complessi, caratterizzati talvolta da problematiche molto gravi, questi aspetti finiscono spesso per passare in secondo piano.
Invece, sviluppare strategie per facilitare la sensazione di felicità e di benessere può contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie in misura molto più profonda di quanto si potrebbe immaginare. Anche quando queste strategie passano attraverso attività culturali apparentemente facili da adottare, come visite a musei, partecipazione a cineforum e corsi di fotografia.
I risultati delle esperienze che hanno coinvolto i bambini e ragazzi di Villa Santa Maria, Centro che ha diverse unità di offerta coordinate dal Direttore Sanitario, dottor Vittorio Terruzzi, che prevedono la possibilità di ricovero residenziale, quella di frequenza in regime semiresidenziale e l’attività ambulatoriale, sono stati sorprendenti. Se il fatto che l’arte, la cultura e la bellezza, intese nel senso più ampio del termine, possano svolgere un effetto positivo sull’individuo è un dato scientificamente assodato, pensare che questi benefici in termini di benessere emotivo e di salute valessero anche per soggetti con problemi cognitivi era tutt’altro che scontato.
Invece, l’esperienza pluriennale di Villa Santa Maria ha dimostrato che questo tipo di stimoli non solo migliora la percezione di benessere psicofisico, ma contribuisce ad alimentare la curiosità, l’ingaggio emotivo, il senso di condivisione e la socializzazione. “Le emozioni migliorano lo stato di benessere percepito in tutti noi e hanno un impatto ancora più grande su chi si trova a vivere in un ambiente diverso da quello domestico, come ad esempio un ospedale”, conferma il professor Enzo Grossi, Direttore Scientifico di Villa Santa Maria. “La visione di film o filmati può tranquillamente assumere la dignità di una terapia complementare e, come tale, essere utile nei confronti di tutti quei sintomi farmacologicamente poco gestibili, che vanno dal dolore alla depressione, con benefici in termini di qualità di vita, di relazione con la propria malattia, di riduzione dell’ansia, di miglioramento della memoria e dell’attenzione”.
Ma, dati scientifici alla mano, anche la visita a un museo, esperienza che i ragazzi di Villa Santa Maria hanno iniziato a fare alcuni anni fa con un progetto pilota che ha visto la collaborazione del Museo Teatrale alla Scala di Milano, produce benefici enormi in termini di benessere e riduzione dell’ansia e dello stress. E lo stesso discorso vale per le tante altre attività proposte ai bambini e ragazzi del Centro, che opera in convenzione con il Sistema Sanitario Regionale e in regime di solvenza.
Un centro nel quale ogni paziente segue un percorso personalizzato, che può coinvolgere figure professionali diverse: medici specialisti, infermieri professionali, psicologi clinici, pedagogisti, terapisti della riabilitazione, educatori professionali e insegnanti specializzati. E nel quale le tante attività culturali proposte rientrano in un progetto terapeutico-riabilitativo unico. Anche per quanto riguarda l’attenzione a quei dettagli che troppo spesso vengono trascurati.
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