Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Domenica 20 Settembre 2020
Ad Appiano il genio delle supercar
Show in piazza con Horacio Pagani
L’imprenditore ha raccontato la sua esperienza di creatore di bolidi come le “Zonda”: «Mi fa piacere ritrovare i parenti che mi aiutarono quando arrivai in Italia dall’Argentina»
Appiano ha reso omaggio al genio delle hypercar. Ieri pomeriggio una folla di appassionati – circa trecento persone – si è radunata in piazza Libertà per incontrare Horacio Pagani, di origini appianesi, fondatore e proprietario della “Pagani Automobili”.
È stato l’ospite d’onore di “Appiano riparte”. Il sindaco Giovanni Pagani, nel presentarlo, ha spiegato che il bisnonno era nato il 25 giugno 1871 ad Appiano, a Cascina Pedrosi. Horacio Pagani era accompagnato dalla moglie Cristina Perez, dai figli Leonardo e Christopher, dall’amico e suo biografo Hugo Racca.
Ha esposto due supercar “Zonda”, che hanno catturato l’interesse di adulti e ragazzi. «Grazie di questo invito – ha esordito Pagani - è un privilegio essere qui, dove sono stato accolto con molto calore e amicizia, e poter rincontrare parenti che mi sono stati vicini quando arrivai in Italia».
Su invito del sindaco, ha raccontato il suo primo “incontro” con Appiano: «Nel 1982 sono venuto in Italia a cercare lavoro. Arrivai una domenica pomeriggio di dicembre in pullman in piazza Libertà. Chiesi dove fosse via Monte Carmelo, di cui mi avevano parlato mio nonno e mio zii. Mentre camminavo in campagna vidi di spalle un uomo che lavorava la terra; quando si girò era uguale a mio nonno. Rimasi ospiti dei miei parenti venti giorni, è stata una bellissima accoglienza».
Nel parlare di lui e della sua azienda, ha raccontato una storia straordinaria. Figlio di un fornaio, ha cominciato a 12 anni a costruire modelli di automobili con materiali di fortuna e a 21 anni ha debuttato nel mondo delle auto da corsa, realizzando una vettura di Formula 3.
L’incontro con il pilota Juan Manuel Fangio gli ha aperto le porte del mondo automobilistico e di Modena: «Fin da ragazzino il mio sogno era andare a Modena a costruire le mie macchine». Dopo nove anni alla Lamborghini e altre collaborazioni, ha fondato la sua azienda e dato corpo al sogno della “Zonda”.
Manuela Clerici
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