Altro rogo doloso nella stessa zona
Ora è caccia al misterioso piromane

Bizzarone I pompieri sono tornati dopo 15 giorni nei boschi A Faloppio fiamme nei pressi cella pista ciclabile

«Inspiegabile, se non con la prevalenza dell’imbecille. E inquietante»: per Guido Bertocchi, sindaco di Bizzarone e presidente dell’Unione dei Comuni Terre di Frontiera, è inspiegabile ed inquietante l’incendio divampato sabato nella boscaglia sopra via Ratti, tra il confine svizzero e il maneggio di Somazzo.

Nel rogo, sono andati distrutti cinquemila metri quadrati di vegetazione, un po’ più a monte dell’area della località Ginestre incenerita quindici giorni fa, sempre nel pieno dell’emergenza coronavirus, sempre nella boscaglia, sempre in pieno pomeriggio, sempre con il sospetto del dolo.

Intanto, i carabinieri forestali stanno raccogliendo elementi per risalire alle responsabilità dell’incendio sicuramente di origine dolosa: il punto d’innesco sarebbe nel bosco, lontano da sentieri di eventuali escursionisti. Significa che qualcuno è andato sul posto con la precisa intenzione di far scattare la scintilla e dileguarsi.

«E domenica pomeriggio, altro incendio a Faloppio, ai bordi della pista ciclabile di Gaggino, zona cimitero: in questo caso, non è esclusa l’ipotesi accidentale o colposa, con origine da un mozzicone e mobilitazione di mezzi e uomini.

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