Babbo Natale in casa anziani
Lascia in dono 150mila euro

Aurelio Aliverti - deceduto il 12 dicembre scorso a 95 anni – ha voluto concretamente manifestare la sua profonda gratitudine alla casa di riposo di viale Michelangelo, dove risiedeva dal febbraio 2019

Era il Babbo Natale della Casa anziani e ha voluto tener fede al suo ruolo fino all’ultimo istante di vita lasciando in eredità alla struttura 150.000 euro.

Così Aurelio Aliverti - deceduto il 12 dicembre scorso a 95 anni – ha voluto concretamente manifestare la sua profonda gratitudine alla casa di riposo di viale Michelangelo, dove risiedeva dal febbraio 2019.

Maitre di hotel, da Villa d’Este ad alberghi prestigiosi in Inghilterra, con le fatiche del suo lavoro era riuscito a realizzare un discreto patrimonio, tra immobili e risparmi, che ha distribuito a sei beneficiari. Non avendo figli, né eredi che per legge hanno diritto a una quota predeterminata dell’eredità, ha nominato destinatari dei suoi averi persone che gli sono state vicine e la Casa anziani, quella che dal 2019 era diventata la sua famiglia.

Rimasto vedovo nel 2007, per qualche anno aveva continuato a vivere nell’abitazione che aveva condiviso con l’amata consorte Emilia, poi la scelta di entrare in casa di riposo dove – per sua stessa ammissione – aveva trovato negli operatori e ospiti il calore di una famiglia.

Lo sosteneva spesso e lo ha dimostrato concretamente, riservando un regalo da vero Babbo Natale alla casa anziani. Non è arrivato per la canonica data del 25 dicembre, ma il 19 gennaio scorso quando è stato aperto il suo testamento davanti al notaio. Con grande sorpresa della Fondazione Casa di riposo città di Olgiate Comasco onlus, Aliverti non soltanto si è ricordato della sua seconda famiglia - come aveva lui stesso confidato quando era in vita – ma il lascito è decisamente importante, ben al di sopra di qualsiasi attesa.

Un attestato di fiducia, che ora diventa un impegno per il Cda che dovrà decidere come meglio investire il cospicuo lascito a favore della collettività. Questa settimana si riunirà il Cda per iniziare a ragionare su come impegnarlo.

Tra le ipotesi da valutare anche quella di realizzare un centro diurno integrato, magari in parte dedicato a persone con Alzheimer.

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