Basta auto davanti alla chiesa
Ma gli olgiatesi si dividono

La scomparsa di 12 posti suscita critiche: «Si crea un disagio anche per chi va all’oratorio». I favorevoli: «Ma le alternative vicine ci sono»

Piazza della chiesa vietata alle auto, olgiatesi divisi. Fa discutere la decisione della parrocchia – proprietaria dell’area – di proibire il passaggio e la sosta delle auto. «Decisione – ha spiegato il prevosto don Marco Folladori – che si impone per il decoro e il rispetto della chiesa e anche per rendere più facile e sicuro l’accesso dei pedoni».

Scelta che ha sollevato perplessità. «Crea disagi – sostiene Lorenzo Bernasconi, titolare dell’omonima ferramenta in via Vittorio Emanuele – Con questa decisione è stata eliminata una dozzina di stalli e la possibilità di girare con le macchine nella piazzetta. Il carro funebre è dovuto uscire in retromarcia sulla statale e c’è già stato anche un piccolo tamponamento. In centro ormai ci sono solo posteggi a pagamento. È un grosso problema per le nostre attività».

Concorda Selene Tessaro, titolare di “Bluvacanze” in via Vittorio Emanuele: «In generale è un grave problema la carenza di posteggio e specialmente in centro, dove sono pochi e a pagamento

Non mancano consensi al provvedimento. «La parrocchia ha fatto bene, avrebbe dovuto chiuderla prima – sostiene Maria Teresa Magni - La piazzetta era perennemente occupata. Spesso, uscendo la sera dalla chiesa, bisognava aspettare che tornassero alle loro auto le persone che l’avevano posteggiata lì per andare in pizzeria o in altri negozi. Di recente i sacerdoti hanno dovuto far spostare delle auto per consentire all’ambulanza di uscire».

Giancarlo Veraldi, titolare del negozio “Vino e Fantasia” in via Vittorio Emanuele, dichiara: «Per ora non ho riscontrato disagi. L’alternativa c’è, c’è un ampio parcheggio in via Milano. I miei clienti sanno che per carichi grossi li faccio entrare in cortile. Se poi non si vuole fare qualche passo a piedi, tutte le scuse si trovano. Io vado a fare la spesa a piedi e in palestra non vado per usare il tapis roulant».

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